VERONA, 8/4/2013- Vinitaly 2013: ha preso il vie ieri mattina presso la Fiera di Verona la 47° edizione del salone internazionale del vino e dei distillati più grande del mondo, affiancato da SOL&AGRIFOOD, rassegna internazionale dell’agroalimentare di qualità, e Enolitech, vetrina di tutte le applicazioni e tecnologie della filiera eno-olivicola.
Gli operatori specializzati del vino avranno a disposizione, per 4 giorni, quasi 100.000 mq di superficie dedicati a prelibatezze enologiche declinate in innumerevoli varietà e provenienti da ben 23 paesi, presenti complessivamente con più di 4200 espositori. Per gli addetti del settore, una fiera imperdibile che abbina degustazioni, rassegne, convegni e tanti altri eventi incentrati sul vino e che permette incontri con clienti e concorrenti.
Tantissime le varietà di vino proposte, espressione delle tradizione, della cultura e del territorio della diverse regioni in cui viene prodotto. Un piacere per il palato, un momento conviviale, la celebrazione di un successo o l’espressione di buon auspicio: quella del vino è una delle più apprezzate eccellenze del Made in Italy, la cui qualità è riconosciuta a livello globale tanto da rendere l’Italia il primo esportatore al mondo del settore.
Tra le novità più particolari proposte in questa edizione di Vinitaly, si segnalano lo spumante arricchito con polvere d’oro, il vino maturato a 60 metri di profondità negli abissi del mare, il vino invecchiato nei ghiacciai a 2.700 metri di altitudine e il vino prodotto secondo l’antica tradizione celtica. Da sottolineare inoltre la presentazione della prima etichetta ecosostenibile certificata dal Ministero dell’Ambiente: “VIVA Sustainable Wine”. Cresce dunque l’attenzione all’ambiente e alla necessità di una filiera ecocompatibile.
Vinitaly 2013 accoglie inoltre per la prima volte una delegazione ufficiale del Ministero del commercio cinese, segno di come la Repubblica Popolare Cinese rappresenti un target di esportazione strategico ed uno dei più promettenti mercati cui la produzione italiana si rivolge oggi.
Qualità del prodotto, capacità di innovazione delle aziende e incremento delle esportazioni fanno sì che, anche in un periodo di crisi, il settore del vino resista. Nonostante il consumo di vino in Italia sia in recessione, il settore ha registrato nel 2012 una crescita del 5%, toccando quasi i 9 miliardi di euro. Fondamentale dunque il ruolo dell’export, il cui peso continua ad aumentare (+6,5%). Tra i Paesi che maggiormente gradiscono il vino di produzione italiana si registrano Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Giappone e Cina.
Un settore dunque in crescita che rappresenta per l’Italia non solo una possibilità economica, ma anche una fonte di occupazione non indifferente: nel 2012, secondo la Coldiretti, il settore vinicolo ha offerto lavoro ad oltre un milione duecentocinquantamila italiani (+3%), tra vigne, cantine, commercio e indotto. Il ruolo delle Fiere, ed in particolare di quella di Verona, è fondamentale per favorire la promozione, l’ internazionalizzazione e l’apertura all’export: eventi del genere sono punti di incontro tra i diversi addetti del settore e offrono opportunità di confronto e di analisi del gradimento ricevuto dai propri prodotti.
La manifestazione aveva attirato lo scorso anno oltre 140.000 visitatori, di cui 48.544 esteri, che, passeggiando nei quasi 95.000 mq di esposizione, avevano potuto visionare e degustare i prodotti dei 4255 espositori. Anche quest’anno, Vinitaly propone, nei suoi 12 padiglioni, oltre 4000 operatori del settore, di cui 128 esteri, e prevede un afflusso simile, se non superiore, a quello del 2012.
Presso il padiglione 7, 109 espositori, tra cantine e produttori, espongono una ricca offerta di vini marchigiani e offrono la possibilità di degustare oltre 200 etichette locali.
Michela Romagnoli