15 APRILE ’13, LILLE – Non è proprio Arsenio Lupin, nel senso che il mitico ladro gentiluomo in galera ci andava solo quando lo decideva lui e si lasciava prendere dal vecchio ispettore Zenigata ed anche perché la classe e lo del grande Lupin sono difficilmente eguagliabili, senza contare ulteriormente che quest’ultimo non ha mai torto un capello a poliziotti o collaboratori di giustizia e, quando evadeva, lo faceva in modo tale che i secondini se ne accorgevano a debita distanza di tempo.
Tuttavia ci troviamo in Francia e a sentire quanto accaduto, un accenno romantico alla fisarmonica della sigla di Lupin viene quasi spontaneo. In realtà, però, si sta parlando di Redoine Faid, 40 anni, soprannominato “il Dottore”, la cui ultima evasione è stata spettacolare e particolarmente rumorosa. Faid è considerato il re dei rapinatori francesi ed ha utilizzato armi, espolosivi ed ostaggi per portare a termine la sua evasione dal carcere di Sequedin, vicino a Lille con successo. Da sabato scorso, Faid è un uomo libero, braccato da 100 investigatori. Il soggetto in questione è un abilissimo rapinatore, dedito anche ad attacchi ai furgoni blindati, famoso per aver rilasciato ultimamente diverse interviste ed autore della sua biografia, uscita nel 2009, che porta il titolo, nemmeno a dirlo, di “Braquer” (rapinatore). Dice di ispirarsi a grandi film americani per le sue rapine, come “Heat” di Michael Mann, dove il poliziotto Al Pacino mette alle corde il delinquente Robert De Niro.
Magari, avesse preso ispirazione da altri personaggi del settore, forse non avrebbe un curriculum carcerario così lungo. Infatti, Faid è finito per la prima volta in carcere nel 1998, con una condanna a 30 anni per svariate rapine e altri colpi; nel 2009 gli era stata concessa la libertà condizionale, ma era tornato in cella già nel 2010 per un tentativo di rapina a mano armata dove perse la vita una giovane poliziotta municipale di 26 anni, Aurelie Fouquet. Evaso una prima volta, Faid venne riportato dentro a giugno 2011, con una condanna a otto anni galera. Il resto è storia di due giorni fa: dopo aver sparato colpi d’arma da fuoco e fatto esplodere ben cinque porte del carcere, il re dei rapinatori ha preso in ostaggio quattro agenti carcerari, liberati tutti mentre si dava alla fuga. A seguito della seconda evasione, è stato emanato nei suoi confronti un mandato d’arresto europeo. Il fratello, che lo andava regolarmente a trovare in carcere, è stato fermato dalla procura di Lille, perché si presume essere suo complice, insieme alla moglie, sulla quale per il momento ci sono invece solo dei sospetti.
“Di sicuro il piano di fuga è stato preparato a fondo e con molta cura”- dice Etiene Dobremetz, guardia carceraria, che ha anche riferito che i colleghi presi in ostaggio sono sotto choc. Ad ogni modo, continua Dobremetz, “non è una sorpresa che Faid sia evaso: che un prigioniero possa scappare, in linea di principio, non deve sorprendere”.
Beh, se questa è la linea di massima delle guardie carcerarie francesi, secondo cui non costituisce una sorpresa che un detenuto possa evadere mediante l’ausilio di armi ed esplosivi (come ci saranno arrivati dentro il carcere?), i nostri cugini d’Oltralpe possono dormire sonni tranquillissimi.
MOSE’ TINTI