TEHERAN, 17 APRILE ’13 – La provincia di Sistan-Belucistan, nel sud-est dell’Iran, è stata colpita da una violenta scossa di terremoto ieri. Si è trattato della più violenta scossa dal 1957 (7.8 gradi della scala Richter) e il fatto che sia avvenuta a 80 km di profondità spiega il fatto che la terra abbia tremato per un territorio molto esteso dall’India al Golfo Persico. Erano le 15.14 di ieri, 12.44 ora italiana. In Iran all’inizio si è parlato di centinaia di morti, poi il centro iraniano di crisi ha confermato che nella Repubblica islamica non ci sono state vittime. Tredici i morti in Pakistan. Il terremoto non avrebbe provocato conseguenze agli impianti della centrale nucleare di Bushehr. Le informazioni sono confuse: fonti anonime avrebbero parlato di centinaia di vittime e migliaia di edifici crollati, l’allarme poi è stato ridimensionato. Intanto Jason Burke, corrispondente del Guardian dall’Ira, ha scritto su Twitter che a Hiduch “è stata interamente distrutta”. Le squadre di soccorso si sono subito dirette nelle zone più colpite, ancora oggi è difficile dare un bilancio anche approssimativo sia delle vittime che dei danni. Certo è che l’Iran è stato teatro dei più disastrosi terremoti di sempre: qualche giorno fa la terra ha tremato vicino la centrale nucleare di Busheher, 6.3 gradi Richter, 40 vittime, oltre 800 feriti e centinaia di case distrutte. Nel 2003 la città di Bam, patrimonio dell’Unesco, venne distrutta dal terremoto: Bam era interamente costruita in fango, era stata scelta come Fortezza Bastiani nel film “Il deserto dei tartari” di Zurlini. Le vittime furono oltre 25mila e 30mila i feriti. Il sisma più disastroso risale al 1990 e colpì il Kurdistan iraniano, i morti furono oltre 50mil, 20mila i dispersi molti dei quali deceduti e 150mila i feriti.
ELEONORA DOTTORI