Stoccolma, 26.04.2013 Il quotidiano svedese The Local ha riportato come fuori dal più grande centro per la cura dei disturbi alimentari svedese, lo Stockholms Centrum för Ätstörningar, siano in agguato talent scout pronti a reclutare ragazze malate e trasformarle in top model. Ha aggiunto che la clinica ha già cambiato abitudini e orari per la passeggiata delle pazienti per evitare gli approcci degli agenti, poiché gli incidenti risalgono ad alcuni mesi fa. Tuttavia la denuncia è arrivata ai media solo qualche giorno fa, quando la direttrice del centro di Stoccolma per la cura dei disturbi alimentari, Anna-Maria af Sandeberg, ha raccontato al quotidiano Metro che i talent scout “erano appostati fuori dall’edificio e aspettavano che le ragazze uscissero per la loro passeggiata”. “E’ ripugnante – ha aggiunto – pensare a gente che staziona fuori dal parco della clinica per avvicinare le nostre pazienti: ciò trasmette loro un messaggio sbagliato perché sono in cura per disturbi alimentari”. Per ragazze in cura per tornare a mangiare ed accettare il proprio corpo, è deleterio ricevere adulazioni che possono portarle a pensare che la magrezza eccessiva è effettivamente la chiave per la bellezza e può aprire loro il mondo della moda.
La clinica può ospitare fino a 1700 pazienti afflitte da disturbi alimentari, tante ragazze magrissime ma di una magrezza che è tutt’altro che simbolo di salute e benessere: molte di quelle approcciate erano giovanissime e con un indice di massa corporea di gran lunga inferiore a quello considerato salutare per una giovane donna.
La stampa svedese riporta come essi si siano addirittura rivolti ad una ragazza talmente malata da dover utilizzare una sedia a rotelle, e di come abbiano avvicinato una quattordicenne lasciandole il proprio biglietto da visita. Chistina Lillman-Ringborg, madre di questa e dipendente della clinica, una volta appreso dalla figlia quanto avvenuto ha immediatamente chiamato il “reclutatore”, spiegando che la ragazzina era malata: all’agenzia di stampa TT racconta come si è sentita rispondere che “loro avvicinano persone normalmente magre, in salute e non obbligano nessuna a perdere peso”.
L’anoressia è una malattia, fisica e psicologica: numerose le polemiche suscitate dall’idea che talent scout senza scrupoli si siano appostati fuori dall’ospedale in un’operazione di reclutamento vera e propria e si siano avvicinati a ragazzine malate cercando tra loro quelle più idonee ad entrare nel mondo della moda.
Fredo Kazemi, il direttore dell’agenzia di modelle svedese Elite, ha dichiarato a France Presse che quanto è accaduto è “ripugnante e contraria all’etica”.
Il problema dell’eccessiva magrezza dello modelle e delle ripercussioni che tale immagine della bellezza ha sulle top-model in primis e sulla società poi è da anni al centro di dibattiti.
Tuttavia solo lo Stato di Israele ha effettivamente legiferato in materia, proibendo le passerelle e i servizi fotografici alle donne troppo magre.
Michela Romagnoli