ANALISI SULL’UTILITà DI ABOLIRE LE TARIFFE NOTARILI
Del Dr. Stefano Sabatini (Notaio in Ancona)
Un importante Centro Studi olandese ha terminato una ricerca sulla opportunità di abolire le tariffe professionali ed è giunta a clamorosi risultati. Già nel 2012 il Presidente dell’Unione Internazionale del Notariato, Jean Paul Decorps aveva contestato l’abolizione delle tariffe, spiegando molto puntualmente che non rappresenta un vantaggio per l’utente, ma un grave danno sociale e addirittura un rischio di applicazione di parcelle ‘impazzite’.
Ma vediamo più da vicino il problema : il ‘famoso decreto Bersani’ coevo di una Legge che regolamentava le tariffe notarili, abolì il criterio di determinazione e di applicazione delle tariffe, liberalizzandole a vantaggio, così riteneva, della concorrenza tra professionisti e quindi dell’utenza finale. La storia recente ci ha dimostrato che la liberalizzazione delle tariffe è stato un danno – forse irreversibile – per la dignità professionale, a discapito della qualità della prestazione da parte del professionista che, costretto a tagliare le tariffe, ha preferito tagliare i costi del suo lavoro e quindi a fornire un’inadeguata prestazione al cliente, con rischi di errori e conseguentemente danni ingenti.
Il Centro Studi olandese, infatti, studiando l’intero territorio europeo ha riscontrato che le tariffe professionali sono adottate in quasi tutti i paesi e dove non sono adottate il caos regna sovrano, con gravi danni per la circolazione dei beni (nel caso dei Notai) e per l’applicazione della legge. Quindi è giunto alla conclusione che solo una saggia applicazione rigorosamente rispettata da TUTTI i professionisti renderebbe il ‘mercato’ professionale omogeneo e consentirebbe all’utente finale di scegliere il professionista non già per la convenienza economica che gli offre, ma per la qualità della prestazione che gli garantisce.
Il suddetto Jeon Paul Decorps bocciò come grave errore l’abolizione delle tariffe e alla eccezione mossagli in merito ai costi del professionista si espresse in termini del tutto assoluti, affermando che è un grave errore di percezione valutare come oneri le tariffe professionali – come peraltro affermato dall’on. Bersani nella relazione al suo decreto – in quanto rappresentano una vera e propria garanzia per il cliente e sono il giusto riconoscimento del lavoro svolto con coscienza professionale. Peraltro dalla comparazione delle tariffe ministeriali per l’attività notarile in Italia con quelle degli altri Stati, le prime erano risultate le più basse, per cui a tutt’oggi ancora non si è trovata una valida ragione – almeno pratica – per giustificare la loro abolizione.
Troppo spesso si fa confusione tra quanto si versa al Notaio e quanto di questo al Notaio viene riconosciuto come onorario: il Notaio infatti è esattore per conto dello Stato ed è tenuto a richiedere l’intero monte di imposte che si devono corrispondere all’Erario : ciò ingenera l’erronea convinzione che il Notaio sia ‘caro’!
Il suddetto Centro Studi, peraltro, riconosce al Notariato Italiano la sua indiscussa qualità, considerandolo un punto di riferimento per tutti i Paesi dell’Organizzazione e ritiene che dovrebbe farsi promotore per la reintegrazione delle tariffe professionali stabilite dal Ministero di Giustizia, come in precedenza, proprio al fine di garantire una linearità di comportamento da parte dei Notai, una maggior chiarezza per l’utente e, alla fine, una calmierizzazione dell’intero sistema tariffario, attuando altresì una funzione di redistribuzione sociale mediante l’applicazione di tariffe minime per le operazioni di valore medio basso e più consistenti per quelle di valore alto, al contrario della liberalizzazione che, al contrario, ha più danneggiato che avvantaggiato le classi meno abbienti dimostrandosi un vero e proprio fallimento.
Le proposte peraltro sul tavolo sono a dir poco risibili : lo Stato non è in grado di sopportare i costi di una struttura capace di erogare i richiesti servizi garantendo quello che oggi viene garantito dai Notai in termini di sicurezza delle operazioni e di non litigiosità negoziale, ma è sempre più sentita l’esigenza di certezza sui fatti di rilevanza giuridica che solo la mediazione notarile riesce, ancora e nonostante tutto, a garantire. A livello internazionale, rileva il Centro Studi, un investitore internazionale oggi sceglie in base a requisiti fondamentali che sono innanzitutto la sicurezza dei negozi giuridici e la fiducia nel sistema, senza trascurare l’assenza di conflitti e che negli ambiti dove operai i Notai e specialmente dove opera il Notariato Latino la percentuale di litigiosità è bassissima, vicina allo zero. Da ultimo fa presente che il Notaio è figura insostituibile per la lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale, concludendo non soltanto per la insopprimibilità del Notariato, ma nella necessità impellente di ripristinare le tariffe ministeriali obbligatorie, con rigorosi controlli sulla loro esatta applicazione.
Auspico che quanto esposto da autorevoli osservatori possa essere recepito dai nostri competenti organismi deliberativi.