PISCINA ED EDIFICIO EMERSI DAGLI SCAVI
– CORINALDO (AN) – Prosegue con successo la campagna di scavi archeologici presso i luoghi di Santa Maria in Portuno a Madonna del Piano di Corinaldo, che vede impegnati studiosi e ricercatori dell’Università di Bologna. Ben 10 ragazzi, sotto la guida del prof. Lepore ed ospiti del Comune di Corinaldo, stanno infatti portando avanti una serie di studi e ricerche sul campo con notevoli risultati e scoperte.
La campagna scavi infatti si inserisce nell’ormai noto quadro archeologico di Santa Maria in Portuno che, negli ultimi anni ha portato a delle scoperte di assoluto riguardo. Le nuove ricerche ora si stanno concentrando più a nord, in una zona più vicina al Fiume Cesano. I ricercatori stanno infatti lavorando su un terreno che presenta dei reperti archeologici molto importanti. Dopo una serie di valutazioni archeologiche preventive, gli scavi si sono concentrati su una porzione di terreno specifica, prevista inizialmente per l’estrazione di ghiaia ma ora preservata.
Gli scavi hanno subito evidenziato e riportato alla luce una strada glareata che, con tutta probabilità collega la chiesa e il guado. Ma la scoperta, recentissima e sicuramente più interessante, è stata quella di una struttura dell’età Repubblicana realizzata con sistemi impermeabili. Forse una vasca o una piscina che hanno indotto i ricercatori ad abbandonare l’idea di una villa rustica, prevista inizialmente, e ipotizzare un edificio ancora più importante.
“Siamo di fronte ad un sito archeologico di assoluto interesse ed importanza -spiega il professor Lepore, coordinatore del progetto-. Grazie ai lavori di archeologia preventiva abbiamo individuato questo luogo. Il Consorzio Cavatori e in particolar modo il Presidente Antonio Mariotti hanno stralciato questo specifico tratto dai loro progetti di estrazione dandoci quindi la possibilità di lavorare e fare queste importanti scoperte. Un grazie va all’Amministrazione Comunale che ospita, con vitto ed alloggio, i nostri ricercatori e che dimostra di sostenere e credere in questo progetto.” I ricercatori alloggiano presso l’ex casa del custode del cimitero, gli scavi si fermeranno per alcuni per poi riprendere il 25 agosto fino al 5 settembre.
(Articolo ricevuto dal Comune di Corinaldo)