PROSEGUE L’INCHIESTA DI ANCONATODAY SULL’AMIANTO IN PROVINCIA DI ANCONA
di Stefano Pagliarini (Articolo tratto da www.anconatoday.it)
Da due anni la Regione Marche ha emanato una serie di decreti con cui si stabiliscono fondi a tutta una serie di Comuni dell’hinterland anconetano che vanno dalla bassa valle dell’Esino e Jesi fino a Falconara e Ancona. Lo scopo? Individuare, monitorare e studiare 40 specifici edifici “contaminati” dall’amianto (Nel comune dorico sono in totale 66. Ecco l’elenco). Ma perché proprio quelli della costa e non altri? Sono strutture che si trovano all’interno della così detta area “Aerca”, una zona territoriale particolarmente monitorata dai Ministeri dell’Ambiente e della Salute per via delle particolari attività industriali e caratteristiche geografiche ed ambientali. tanto che la zona Aerca gode di fondi ministeriali per la bonifica ambientale in generale (non solo dall’amianto). Da qui la decisione della Regione di aprire le casse pubbliche affinché i vari Comuni potessero effettuare gli studi ambientali. In questo senso il Comune di Ancona ha ricevuto dalla regione esattamente 14.640 euro per effettuare uno studio di settore all’interno dei propri edifici che, per il capoluogo, vanno dalla zona di Collemarino fino al porto. Per quei locali, solo per un primo studio, servono 20.062,00 euro e sono:
Mole Vanvitelliana (3.360,00 euro di spesa relativa di studio)
Ex Angelini (10.358 euro)
Archivio comunale 2 (488 euro)
Via Fornetto 1 (488 euro)
Locale del campo da calcio di Collemarino (488 euro)
Complesso sportivo Giuliani (488 euro)
Distretto sociale Collemarino (488 euro)
Biblioteca di Collemarino (488 euro)
Palazzetto dello sport di Collemarino (488 euro)
Scuola media Volta di Collemarino (488 euro)
Centro sociale “L’incontro” di Torrette (488 euro)
Scuola materna Sirenetta di via Mercantini (488 euro)
Scuole elementari Don Milani di Torrette (488 euro)
Circolo ricreativo L’Ancora di Torrette (488 euro)
Circolo ricreativo Il Gabbiano di Torrette (488 euro).