IL RILANCIO DELLA SCUOLA CALCIO MULTIETNICA
– ANCONA – di Sergio Dubbini –
Più di 60 bambini, di 10 nazionalità diverse, che corrono insieme dietro a un pallone sotto un’unica bandiera, quella biancorossa. Un bilancio da virtuoso ombelico del mondo sportivo, quello di Ancona Respect, la scuola calcio nata alla fine del 2012 su iniziativa di Sosteniamolancona e della polisportiva antirazzista Assata Shakur. Una società sportiva, Ancona Respect, unica nel panorama cittadino e non solo, vista la passione con cui opera nell’utilizzare il gioco più popolare del mondo come mezzo per favorire l’integrazione sociale e culturale, educare alla cittadinanza e al rispetto delle regole civili le nuove generazioni. Suddivisi in varie categorie, dai pulcini fino agli esordienti, i giovanissimi iscritti – sotto la guida del responsabile tecnico Maurizio Reggiani – svolgono due allenamenti settimanali, al campo sportivo Dorico di viale della Vittoria e in quello in erba sintetica di Pietralacroce. “Operiamo con grande impegno, determinazione e volontà, ma sembrano non bastare mai, e quindi intendiamo rinnovare gli sforzi e le collaborazioni per rendere sempre più efficace e solidaristica la nostra attività”, ha detto Silvana Pazzagli, presidente di Ancona Respect l’8 ottobre scorso in occasione della presentazione della stagione 2014-2015 al Dorico, la seconda dopo quella del fortunato esordio 2013-2014. La società sportiva ha fin dall’inizio perseguito lo scopo di dare la possibilità a tutti di giocare, applicando prezzi di iscrizione bassissimi (10euro al mese compresa l’attrezzatura di gioco), ed ora intende “rilanciare”. Cioé consentire l’iscrizione gratuita ai ragazzini delle famiglie in situazione di disagio economico più marcato. Occorrono quindi aiuti concreti. Varie le iniziative in programma. I primi a rispondere all’appello sono stati i Ragazzi della Curva Nord dell’Ancona Calcio. Cureranno la pubblicazione di un libro sulla storia del tifo anconetano (uscirà fra un paio di mesi). Con il ricavato della vendita del libro si ripromettono di acquistare un pullmino che potrà essere usato per il trasporto dei piccoli calciatori di Ancona Respect.
Purtroppo, nonostante il suo successo, per la società sportiva non è facile partecipare ai campionati. Il motivo? Proprio la presenza fra gli iscritti di tanti bambini stranieri. Alessio Abram della Polisportiva Antirazzista Assata Shakur: “Per tesserare un bambino italiano, in modo che possa partecipare non solo agli allenamenti ma anche all’attività agonistica, occorrono 3 documenti, bastano un paio di giorni. Ma per tesserare un bambino extracomunitario, anche se nato in Italia, l’iter è allucinante. E’ richiesta una serie di documenti che le famiglie stentano a reperire”. Eccone alcuni: una dichiarazione in cui i genitori affermano che il minore non ha mai giocato all’estero, un’assurdità visto che si tratta di bambini nati nel 2007; il certificato di iscrizione scolastica, che però non è richiesto agli italiani; il certificato di nascita del Comune, o se nato all’estero un certificato equipollente; Il certificato medico, che molto spesso si può ottenere solo a pagamento. “Senza contare – aggiunge Abram – che tutti questi documenti devono poi essere trasmessi alla Fgci a Roma, che li restituisce se va bene dopo un mese”. Il risultato? Il cinesino recentemente entrato nei ranghi di Ancona Respect dovrà aspettare un paio di mesi prima di poter indossare la maglia biancorossa in una partita “vera”. Assata Shakur ha quindi deciso di chiedere un incontro a Carlo Tavecchio, il presidente della Figc, per chiedergli di accorciare drasticamente tempi e burocrazia per il tesseramento dei ragazzini extracomunitari. “Se lo facesse sarebbe un bel modo di riscattarsi, dopo il calo d’immagine rimediato per le sue infelici quanto note esternazioni razziste”, commenta Abram. Assata Shakur ed altre associazioni sportive italiane che condividono le sue finalità sono già in contatto con il presidente della federazione marchigiana Cellino per l’organizzazione dell’incontro con Tavecchio. Un incontro in cui le associazioni lanceranno anche la proposta progettuale della “cittadinanza sportiva”, allo scopo di favorire interventi istituzionali volti ad assicurare un pieno diritto allo sport agli immigrati in Italia.
“L’ulteriore crescita di Ancona Respect può significare anche la crescita di una nuova generazione di tifosi – ha sottolineato l’8 ottobre Raffaele Vetri, nuovo presidente di Sosteniamolancona – diversa da quella attuale, nel senso di più
attenta ai valori della non violenza, della tolleranza e dell’antirazzismo nel mondo del calcio”.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 342/9419150 (Alessio) – anconarespect.org – su Facebook “Ancona Respect”
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)