SUWANEE (GEORGIA), 11 APRILE ’13 – Prende in ostaggio quattro vigili del fuoco e si barrica, armato, nella sua casa. È successo a Suwanee, in Georgia, a una cinquantina di chilometri da Atlanta. L’uomo era disperato perché mesi fa la banca gli aveva pignorato casa. Sul posto sono arrivati 50 agenti di polizia, oltre alle squadre speciali degli Swat. È cominciata una trattativa durata diverse ore ma l’uomo non ha ceduto e così le teste di cuoio sono entrate in azione. Il blitz è durato pochi minuti: l’uomo è stato distratto con un esplosivo e gli Swat hanno fatto irruzione nell’appartamento uccidendolo e liberando i quattro pompieri che sono rimasti feriti ma non sono in pericolo di vita. Del sequestratore non sono state rivelate le generalità ma solo che era in possesso di diverse armi da fuoco tra pistole e fucili. “Migliaia di ragazzi vivono in quartieri dove il funerale di un loro coetaneo è un fatto tragicamente frequente” ha detto Michelle Obama ieri a Chicago parlando di quella che, di fatto, è l’ennesima tragedia legata alle armi negli Stati Uniti. La First Lady ha ricordato quanto accaduto pochi giorni prima alla cerimonia di inaugurazione del secondo mandato di Obama, quando la majorette Hadiya Pendleton è rimasta uccisa da un colpo di pistola vagante vicino alla sua scuola: “Non sto parlando di un qualcosa che è successo in una zona di guerra ma di qualcosa che e’ successo in quella città che per noi è la nostra casa”. Il Presidente Obama aveva chiesto una legge per regolamentare l’uso delle armi nel Paese che è attualmente in discussione al Senato. La legge, se approvata, potrebbe essere una svolta poiché imporrebbe limiti più severi per l’acquisto di armi e limiterebbe le zone in cui è vietato portarle. L’accordo tra democratici e repubblicani fa ben sperare, il democratico Joe Manchin e il repubblicano Pat Toomey hanno lungamente lavorato sul testo di legge confrontandosi in particolare sul tema dei “background checks”, cioè controlli preventivi su chi decide di comprare un’arma. Obiettivo di Manchin e Toomey è quello di ottenere almeno 60 voti quanto basta, secondo il regolamento del Congresso, ad evitare l’ostruzionismo minacciato da 14 senatori repubblicani.
ELEONORA DOTTORI