I CONSIGLI DELL’ONCOLOGO PER ABBRONZARSI SENZA CORRERE RISCHI
del dottor Giorgio Rossi (Oncologo)
Il 1° giugno è iniziata l’estate meteorologica, quella astronomica inizierà il 21 giugno, giorno in cui cade il solstizio d’estate. Tutti ci stiamo preparando a periodi all’aria aperta e soprattutto in riva al mare a lunghi e rilassanti bagni di sole.
Il sole è da sempre, nella storia dell’umanità, sinonimo di vita e di benessere, ma può anche causare danni per la salute. Pertanto, in questo periodo dell’anno, il messaggio particolarmente diffuso è “ protezione solare”.
Il sole rappresenta la principale fonte di luce visibile ed invisibile all’occhio umano. Osservando l’arcobaleno, dopo un acquazzone quando ricompare il sole i suoi raggi incontrano le piccole particelle d’acqua ancora sospese nell’atmosfera che fungono da prisma e scompongono la luce in quello che è lo spettro visibile composto da vari colori che si susseguono nell’ordine : rosso arancione,giallo,verde, azzurro, indaco e violetto. Al di là del violetto e prima del rosso esistono altre fasci di luce che il nostro occhio non è capace di vedere, queste sono chiamate rispettivamente raggi ultravioletti (UV) e raggi infrarossi . Qualsiasi sia il colore, sia visibile ed invisibile la natura di questi raggi è la medesima: sono onde elettromagnetiche ( radiazioni ); quello che cambia è invece la loro lunghezza d’onda, specifica per ogni tipo di radiazione. I raggi infrarossi e i raggi ultravioletti sono quelli che esercitano i loro effetti sulla salute umana; i primi hanno principalmente un effetto vasodilatante a livello cutaneo e per questo danno la percezione di calore e possono interferire su problemi circolatori specie a livello degli arti inferiore come varice, dilatazioni capillari e inoltre producono radicali liberi responsabili dell’invecchiamento della pelle. I secondi sono suddivisi in tre tipologie di differente lunghezza d’onda : UV-A, UV-B, e UV-C. Il sole emette tutte e tre queste radiazioni,ma grazie all’assorbimento dell’ozonosfera circa il 99% degli ultravioletti che raggiungono la superficie terrestre sono UV-A ; infatti quasi il 100% degli UV-C ed il 95% degli UV-B è assorbito dall’atmosfera terrestre grazie all’ozono. Il cosiddetto buco dell’ozono è dannoso proprio perché consente il passaggio di una maggiore quantità di raggi ultravioletti. Gli UV-B sono responsabili delle scottature solari, tutti gli ultravioletti facilitano l’invecchiamento cutaneo e possono produrre mutazioni del DNA cellulare fino alla trasformazione tumorale dando origine ad epiteliomi cutanei ed al molto più pericoloso melanoma.
La potenza dei raggi solari è tanto più forte quanto cresce l’altitudine dato che viene a ridursi il filtro dell’atmosfera, tanto più aumenta la latitudine raggiungendo i massimi nelle aree geografiche tropicali e sub-tropicali. Inoltre aumentano anche i loro effetti in presenza di elementi riflettenti come la neve e il ghiaccio, la sabbia e l’acqua.
L’organismo umano tende a difendersi dai raggi solari producendo melanina, il pigmento cutaneo che produce l’abbronzatura. Una volta raggiunta una buona abbronzatura si può cominciare ad abbassare la guardia, ma fino a quel momento protezione, protezione e protezione.
Come scegliere una adeguata crema protettiva? Innanzi tutto in base al proprio fenotipo; esistono 6 fenotipi che vanno da numero 1 caratterizzato da pelle chiara che non si abbronza, occhi azzurri e capelli biondi o rossi; quindi dal 2 al 5 varie tonalità del castano dal chiaro, al medio, allo scuro sia per capelli che per occhi con relativa pelle chiara media e olivastra, con capacità crescente di abbronzarsi . Ultimo il fenotipo 6 con capelli neri, occhi neri e cute bruna ove non si nota l’abbronzatura. Per i fenotipi 1 e 2 usare creme con SPF ( fattore di protezione solare ) 50 , da 3 a 5 SPF da 30 a 15 , fenotipo 6 nessuna protezione. La crema protettiva va ben distesa in tutte le parti scoperete del corpo e l’applicazione va ripetuta ogni 2-3 ore o dopo un bagno o dopo una sudata. Inoltre le solite raccomandazioni : non esporsi nelle ore centrali dalle 11 alle 16 e per i fenotipi 1 e 2 proteggersi anche con una maglietta bianca leggera e un capello a larghe falde. Inoltre non solo pelle, ma anche gli occhi devono essere protetti con un buon occhiale da sole polarizzante per evitare pericolose fotocheratiti. Naturalmente tutto ciò vale ancor di più per i bambini.
Ma non solo creme . Importante è un adeguato regime dietetico per proteggere la cute dai danni solari. Innanzitutto una abbondante idratazione, un abbondante uso di frutta e verdura e anche integratori contenenti betacarotene, selenio, vitamine E e C ad azione antiossidante per contrastare i radicali liberi prodotti dai raggi infrarossi contro i quali non esistono protezioni solari specifiche, infatti le varie creme protettive bloccano fino al 96% dei raggi ultravioletti, ma solo il 55 % dei radicali liberi prodotti dagli infrarossi.