In molti l’hanno paragonata a Firenze, a “un volume di storia dell’arte da sfogliare a cielo aperto”. Per me è anzitutto la “città delle cento torri”, le torri dello splendore medievale che si coglie perfettamente armonizzato tra le vie dell’abitato, nel fitto reticolo di “rue” (come gli ascolani amano chiamarle) che si dipanano dal nucleo centrale di Piazza del Popolo.
La città, raccolta nella confluenza di due fiumi (il Tronto e il Castellano, che nel corso dei millenni hanno rappresentato un sistema difensivo naturale), risalta subito in tutta la sua particolarità a chi vi accede da uno dei circostanti ponti romani, offrendo una panoramica d’insieme sulle decine e decine di torri medievali che svettano meravigliose sull’abitato. Man man che ci si avvicina al cuore della città, la visuale delle torri scompare e lo sguardo resta catturato dalla straordinaria ricchezza di monumenti romanici, gotici e rinascimentali che si mescolano stupendamente, perfettamente armonizzati nell’elegante compostezza del bianco travertino. Le cento torri diventano parte integrate di questo paesaggio urbano e sono il campanile della chiesa di San Francesco, oppure la torretta all’angolo di Via Trivio dove si apre un’abitazione privata, così come in Via Saladini, e così via. Tra Via delle Torri e Via Soderini, nel quartiere longobardo è più antico della città, se ne può trovare una buona concentrazione.
Ma cosa significano tutte queste torri? In epoca medievale, in epoca di guelfi e ghibellini per intenderci, le torri erano l’emblema del potere di una famiglia nobiliare: chi era in grado di erigere quella più alta manifestava forza e capacità di primeggiare e suscitava rispetto e soggezione presso il popolo. Bè, in Ascoli doveva esserci davvero molta competizione per averci lasciato così tante torri.
Ora vi trovate in Piazza del Popolo. Riconoscerete inevitabilmente di trovarvi in una delle più belle e affascinanti piazze d’Italia. Di fronte avete la fierezza di Palazzo dei Capitani, il palazzo del potere, di tipico impianto medievale. Dal suo stupendo portale si apre tutto intorno il lungo prospetto merlato dei palazzi cinquecenteschi, la Chiesa di S. Francesco, la Loggia dei Mercanti e l’edificio liberty di Caffè Meletti.
Da tutto ciò che questo sguardo riesce ad abbracciare, si comprende facilmente che Ascoli non è solo Medioevo. Ma di questo parleremo nella prossima puntata…