BOSTON, 20 Aprile 2013 – E’ stato arrestato ieri sera, uno dei due fratelli presunti responsabili dell’attentato di Boston. Si chiama Dzhokhar Tsarnaev, 19 anni, figlio di immigrati ceceni, iscritto alla University of Massachusetts. Il fratello maggiore, 26 anni, è rimasto ucciso durante lo scontro a fuoco avvenuto con la polizia nella notte di giovedì dentro la prestigiosa università MIT di Boston. Dzhokhar invece, è riuscito a scappare, e si è nascosto dentro una barca posizionata in un giardino di una casa di Franklin Street.

Dzhokhar è riuscito a scappare ferito, calpestando il fratello Tamerlan ucciso dalla polizia. Un uomo del quartiere si è accorto del sangue fuoriuscente dalla barca nel quale si trovava nascosto e ha trovato il ragazzo ferito. Poco dopo, è arrivata la polizia che lo ha convinto ad arrendersi. Con la cattura di Dzhokhar si è conclusa una caccia all’uomo durata ben 15 ore in un clima di coprifuoco.

I due studenti ceceni tuttavia, non sembrerebbero avere alcun movente, poiché ben integrati nella società americana e descritti da tutti come ragazzi molto tranquilli. Fanno parte di un nucleo terroristico? Hanno dei complici? Sono gli esecutori di una strage ordinata da qualcun altro? Sono molti gli interrogativi che attanagliano la Casa Bianca in queste ore. Obama tuttavia, suggerisce la massima cautela nel trarre conclusioni affrettate.

Poco fa, la madre dei due ragazzi, Zubeidat Tsarnaeva, si è detta sconvolta: “Sono stati incastrati. E’ impossibile che abbiano fatto quelle cose. Mio figlio più piccolo vive in America da quando ha otto anni, il più grande è stato ben educato. A casa nostra nessuno ha mai parlato di terrorismo”.

E in effetti, si fa fatica a capire perché i due fratelli Dzhokhar abbiano voluto causare una strage di maratoneti con ordigni artigianali. Chi volevano colpire? E perché?

CLARISSA MARACCI