ROMA, 6 Maggio 2013 – Sono due “immigrati”, due “neri”, il nuovo Ministro italiano dell’Integrazione e la testa di serie di una delle prime squadre d’Italia. Lei, congolese, medico. Lui, ghanese, attaccante. Che cos’hanno in comune Cécile Kyenge e Mario Balotelli? Sono due italiani, e sono due persone fuori dal comune.
Estremamente ambiziosa, la Kyenge riesce a laurearsi in Medicina a Roma, mentre lavora come badante per mantenersi e infine approda alla politica nelle liste del Pd. Lui, Mario Balotelli, certamente non brillante negli studi (si laurea in ragioneria con il minimo sindacale), è però da subito un talento indiscusso del calcio. A soli 16 anni entra nelle giovanili dell’Inter, per arrivare al Manchester e infine al Milan. Il suo cartellino vale attualmente 28 milioni di euro.
Tanta ambizione di arrivare, voglia di farcela, e un amore in comune per l’Italia. Queste sono le caratteristiche che accomunano il nuovo Ministro per l’Integrazione e l’attaccante del Milan « Sono italiano, mi sento italiano, giocherò sempre con la Nazionale italiana.>> annunciò Balotelli in occasione del ricevimento della carta d’identità italiana. E’ proprio per tutti quegli italiani acquisiti, immigrati di seconda generazione, che il Ministro Kyenge intende battersi, adottando un disegno di legge sullo ius soli.
E per promuovere questa legge ha pensato di coinvolgere Balotelli, rispondendo alle domande della giornalista Lucia Annunciata. << Non lo conosco personalmente, so che lui sta subendo atti di razzismo, ma riesce a testa alta a dare un forte contributo all’Italia, che è il nostro Paese» afferma la Ministra. Balotelli, dal canto suo, si dice disponibile come testimonial, pronto a battersi contro la discriminazione.
Che cos’è lo ius soli? Lo ius soli (letteralmente “diritto del suolo”) è un’espressione giuridica di origine latina che indica l’acquisizione della cittadinanza per il fatto di nascere nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori. Si contrappone allo ius sanguinis ( attualmente vigente in Italia e in molti altri stati europei) che indica invece l’acquisizione della cittadinanza per il fatto della nascita da un genitore in possesso della stessa cittadinanza.
CLARISSA MARACCI