FATTORIA PEDAGOGICA A MASSIGNANO
ANCONA – di Alessia Diana – Si allevano e coltivano sogni, vicino ad Ancona, a Massignano, immersi nello spettacolo naturale offerto dal Parco Regionale del Conero. Da quest’anno due coniugi anconetani, Paola Fattorini e Giacomo Lucarini, hanno portato alla luce un progetto ambizioso, ristrutturando l’antica casa colonica dell’azienda agricola familiare e creando una bellissima fattoria didattica, “L’Asino che Ride”. Questa struttura con l’area verde che la circonda – 22 ettari nella frazione del capoluogo regionale – sta puntando anche ad assumere i tratti e le caratteristiche di una fattoria sociale, avvalendosi della ricchezza e meraviglia territoriale.
Offrire qualcosa agli altri è lo scopo maturato nelle mente dei proprietari. Uno scopo che spicca in modo virtuoso in una società sempre più autoreferenziale, tecnologica, ormai distante dagli antichi archetipi della terra. Il mezzo per poter generare opportunità socio-didattiche? Il rapportarsi in un certo modo con la madre terra, con la natura, quella che cura, guarisce e crea. In questa vera e propria oasi di felicità si ritorna un po’ alle origini, si restituisce attenzione ai piccoli dettagli che rendono straordinaria e grande l’esistenza.
Attualmente nella fattoria si svolge un’attività pedagogica importante, coinvolgendo e ospitando gruppi di alunni, delle scuole materne ed elementari, che possono scegliere fra tre livelli di percorso (i costi sono molto contenuti).Fondamentale l’agire a stretto contatto con animali liberi di muoversi (una mucca, 3 asini, 12 capre, 3 tacchini, polli in quantità e alveari con migliaia di api): i bambini sono educati al rispetto per l’ambiente, scoprono la diversità naturale; imparano dalla semina del grano, o dalla piantagione degli ulivi la bellezza del ciclo vitale, la cura e l’attenzione alla vita.
Il progetto dei proprietari, va ribadito, è destinato ad evolvere le pratiche nel campo della fattoria sociale. Protagonisti in questo senso e in prospettiva, degli ospiti anziani, coinvolti in una “azione di longevità attiva” e intergenerazionale, a beneficio di disabili di tutte le età (anche bambini) e di altri anziani con particolari patologie e/o non del tutto autosufficienti. Per gli utenti una grande opportunità di crescita in termini di benessere fisico e psicologico, attraverso pratiche sane e altamente gratificanti in una “full immersion” nella natura.
Va sottolineato che l’originale realtà “in progress” de “L’Asino che ride” rappresenta anche un’occasione di riflessione concreta sulla necessità di una legiferazione più mirata a valorizzare l’agricoltura sociale. Utile non solo dal punto di vista del supporto integrativo ai servizi sanitari già esistenti (nel trattamento di alcune malattie mentali e nella conseguente riabilitazione e cura), ma anche dal punto di vista lavorativo, come fonte di opportunità professionali nuove che coinvolgano anche fasce deboli della popolazione. Esperienze come quelle della fattoria di Massignano consentono infatti di dare un ruolo multifunzionale all’agricoltura, portando un efficace connubio tra tradizione e innovazione, in un contesto che spinga finalmente a rimodulare la distinzione tra pubblico e privato.
Per informazioni: tel. 347/6072505 – su Facebook: “Fattoria Didattica L’asino che ride”