SEGNALATI FRUTTI DI BOSCO CONGELATI CAUSA DI CONTAGIO DI EPATITE A
di dott. Giorgio Rossi
Dal 1 gennaio al 30 giugno 2013 sono stati segnalati al SEIEVA ( Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta ) dell’Istituto Superiore di Sanità 471 casi di Epatite A (HAV) rispetto ad una media di 190 casi notificati nello stesso periodo nei due anni precedenti . I dati evidenziano che questo aumento si è concentrato in 7 regioni dell’Italia settentrionale nelle quali si registra il 58% dei casi segnalati : Provincia Autonoma (P.A.)di Trento e Bolzano , Emilia-Romagna, Lombardia , Friuli Venezia Giulia , Piemonte e Veneto. Nello stesso periodo sono stati segnalati 15 casi di HAV in Germania , Olanda e Polonia tutti in turisti che erano stati nella P.A. Di Trento e Bolzano .
Le successive indagine epidemiologiche , microbiologiche e ambientali eseguite dalle Autorità sanitarie Italiane hanno indicato che il più probabile veicolo di infezione è rappresentato dai frutti di bosco congelati . I prodotti incriminati sono confezionati in Italia ,ma le materie prime provengono dalla Polonia , Bulgaria , Canada e Serbia .
Ma quale può essere stato il veicolo infettante ?? E poi come è possibile in un prodotto congelato normalmente reperibile nei supermercati e pertanto da tutti considerato igienicamente al di sopra di ogni sospetto ?. Verosimilmente è stata l’acqua con cui i frutti di bosco sono stati innaffiati nelle rispettive aree di coltivazione . Bisogna ricordare che il virus A dell’epatite è particolarmente resistente all’ambiente esterno e facilmente diffusibile attraverso cibi contaminati ; questi i più a rischio sono i frutti di mare crudi , ma anche i vegetali irrigati con acqua contaminata attraverso materiale fecale di persone malate . Il contagio può avvenire anche tra persona a persona ma sempre tramite materiale fecale ( effetti letterecci , biancheria intima , pannolini di persone malate ).
La malattia ha un’incubazione di circa 15-30 gg è dovuta al virus A che si localizza nelle cellule del fegato e qui si riproduce danneggiando l’organo ;si manifesta con profonda spossatezza , inappetenza , intensa nausea , a volte febbre , finchè compare il sub-ittero e l’ ittero franco cioè la colorazione giallastra della cute e delle sclere, la parte bianca dell’occhio , contemporaneamente urina ipercolorata e feci chiare . Segni che il fegato sta funzionando male . Si autoestingue nel giro di circa 30 gg senza cure specifiche , ma con l’aiuto di soli sintomatici . Non cronicizza mai , a differenza dell ‘epatite da virus C e lascia un’immunità di lunga durata .
Quali norme preventive ? Innanzitutto cottura dei cibi in particolare dei frutti di mare ma possibilmente anche dei vegetali . Se consumati crudi i vegetali vanno lavati con accuratezza aggiungendo nell’acqua il bicarbonato . Igiene personale particolare con un corretto lavaggio delle mani in chi ha rapporti con persone malate . E poi esiste il vaccino assolutamente indicato in chi fa viaggi in zone a rischio , ma anche indicato in categorie a rischio come sanitari degli ospedali e utile anche per i familiari di persone ammalate in quanto l’immunità si sviluppa in tempi brevi , circa 2 settimane per poi effettuare un richiamo a distanza di un anno per avere una copertura di lunga durata. Nel caso specifico , il Ministero della Sanità del nostro paese raccomanda la cottura dei frutti di bosco congelati dei quali ha comunque disposto a scopo cautelativo il ritiro dal commercio di quelle marche in cui si era riscontrato il virus.
E’ stato inoltre attivato un accurato sistema di monitoraggio in cui sono state coinvolte anche strutture europee come l’EFSA ( European Food Safety Authority ) e la ECDC ( European Centre for Desease ,Prevention and Control ) pronti a registrare nuovi casi per verificare se l’epidemia, ancora contenuta , scoppiata in Italia dovesse espandersi ulteriormente in considerazione del fatto che il prodotto incriminato , i frutti di bosco congelati, hanno lunga vita sugli scaffali dei supermercati .