SOSTENIAMOLANCONA PROPRIETARIA DELLA SOCIETA’
– ANCONA – di Alessandro Faralla –
I tifosi ad Ancona non più solo il 12° uomo in campo. Dal 2 giugno anche il primo: l’associazione Sosteniamolancona, già proprietaria del 2% delle quote e presente nel cda, è diventata proprietaria della “U.S. Ancona 1905”: saranno loro, i supporter, esempio d’avanguardia in Italia, a gestire una squadra di calcio. Il presidente onorario è l’ex sindaco Fiorello Gramillano, già titolare della prima tessera associativa.
Ma come si è arrivati a questa svolta epocale e al tempo stesso “romantica” per il panorama calcistico italiano? La proposta è giunta dall’ormai ex presidente biancorosso Andrea Marinelli, amareggiato per i rapporti con l’Amministrazione comunale, resi tesi e difficili a causa della questione campi e della carenza di infrastrutture a disposizione, dalla prima squadra al settore giovanile. “Volevo riportare l’Ancona in B, il Comune me l’ha impedito e allora do la squadra ai tifosi, perché ho sempre pensato che l’Ancona è soprattutto loro”, ha dichiarato Marinelli.
Già, la serie B, categoria che nella stagione 2009-2010 la squadra di Salvioni aveva difeso sul campo ottenendo la salvezza, ma persa a causa delle inadempienze finanziare della società, guidata da Enrico Petocchi, che non consentirono l’iscrizione al successivo campionato cadetto. Anche se non fallita e vantando dei crediti nella Lega, la “A.C. Ancona” in qualche mese scomparve e il calcio ad Ancona tornò nel baratro a distanza di pochi anni.
Nel 2004 l’Ancona Calcio del patron Ermanno Pieroni , fallisce appena retrocessa dalla seria A. Grazie all’impegno dell’allora sindaco Gramillano, la società “Piano San Lazzaro Ancona”, seconda squadra della città fondata nel 1948 e guidata da Marinelli, decide di rappresentare i colori biancorossi e si costituisce in “S.S.D. Unione Sportiva Ancona 1905”. Ciò grazie ad un accordo che vede coinvolti i tifosi biancorossi, riuniti appunto in Sosteniamolancona. Il 6 agosto 2010 ecco l’effettiva nascita dell’associazione. Il riconoscimento del ruolo dei tifosi viene garantito l’anno dopo dal loro ingresso in società con la trasformazione in srl. I tifosi entrano nel consiglio di amministrazione con due membri eletti tra i soci, vengono inoltre riconosciuti loro poteri speciali: il diritto di veto su questioni come il marchio, i colori sociali, decisione tecniche ed economiche (come eventuali ingressi di soci).
Ed è la collaborazione attiva di SosteniamolAncona a riportare nella primavera 2013 lo storico marchio (il cavaliere armato) sulle maglie. Marinelli mantiene la promessa che aveva fatto fin dall’inizio, un obiettivo raggiunto, ma che ha il suo prezzo: il marchio viene riacquistato per 40mila euro dalla “Unlimited Sport International”, la società lussemburghese che il 7 giugno del 2011 lo aveva comprato dalla “AC Ancona” di Petocchi per 60mila euro.
SosteniamolAncona si è presentata alla cittadinanza in un’ assemblea pubblica, presso l’auditorium della Mole Vanvitelliana, lo scorso 22 giugno. Presenti le massime autorità cittadine, dal sindaco all’assessore allo sport, tra gli ospiti il direttore generale della LegaPro Francesco Ghirelli e il giornalista del Sole24ore Marco Bellinazzo (autore del libro “Goal Economy” e presenza fissa della trasmissione sportiva di Radio24 “Tutti Convocati”).
Il passaggio definitivo delle quote (86%) a SosteniamolAncona avverrà entro fine agosto. Il nuovo cda è già operativo, composto da David Miani, Massimo Marinelli, Lorenzo Gambelli, Fiorello Gramillano e Clara Torretti.
L’accordo quadro tra l’associazione dei supporter e Marinelli prevede l’impegno triennale di quest’ultimo. Marinelli, proprietario dell’azienda Akifix, pur uscendo dalle dinamiche dirigenziali, continuerà a sostenere economicamente l’Ancona con un investimento di 1,2 milioni di euro: 500mila per la prima stagione, 400mila per la seconda e 300mila per la terza; e garantirà fideiussione e tassa di iscrizione al campionato.
Gramillano, nel ringraziare Marinelli, ha sottolineato che “questo nuovo progetto-pilota si basa sulla volontà di investire sul territorio attraverso una partecipazione diffusa”.
Proseguirà l’avventura di sponsorizzazione di Schiavoni, Eusebi e Gioacchini. Anche il quarto sponsor, Petrolini, almeno per quest’annata calcistica sarà a fianco dell’Ancona.
Per David Miani, membro del direttivo di SosteniamolAncona e nuovo amministratore delegato della società, “sarà importante far parlare i fatti; gli obiettivi non vanno confusi con le ambizioni, col tempo e il duro lavoro riporteremo la città dove merita diventando un punto di riferimento”. Le basi forti da cui parte la nuova era dell’Ancona 1905? Sostenibilità economica, settore giovanile (i primavera Montagnoli e Salsiccia faranno parte della prima squadra) e partecipazione attiva. “Per poter essere autonomi e radicare la nostra struttura dobbiamo cercare nuovi soggetti che sposino la nostra causa – afferma Raffaele Vietri, presidente dell’associazione – Specie a livello locale”. E le idee non mancano, tra queste varie forme di autofinanziamento come il crowdfunding.
Adottando un “salary cap” per gli stipendi dei calciatori la squadra di calcio dorica si inserisce nella sfera sociale promuovendo un modello virtuoso di gestione societaria.
L’apporto di SosteniamolAncona è stato già decisivo nel passato recente: all’inizio dello scorso anno, nell’ottica di responsabilizzazione del pubblico, sono state rimosse le reti di protezione che ostruivano la visuale dalla curva nord dello stadio Del Conero. Nel febbraio 2014 la società ha istituito il Centro relazioni con i tifosi (Crt) e (come da norme Uefa) ha conferito a David Miani la carica di Slo (Supporters liaison officer). Lo Slo (funzionario per le relazioni coi tifosi) ha un ruolo di collegamento fra tifosi e società per le questioni inerenti la loro partecipazione dalle partite dell’Ancona in casa e in trasferta. E rappresenta la “U.S. Ancona 1905” in occasione delle riunioni del gruppo operativo sicurezza (Gos).
Chiediamo a Vietri se c’è la possibilità di avere un punto di riferimento logistico nella città dorica, ricordando che il pur funzionalissimo Ancona Point sta a Chiaravalle…: “In tre anni vogliamo riportare ad Ancona – risponde il presidente di SosteniamolAncona – se non una sede sportiva, un punto di aggregazione per tifosi. Ma intanto dobbiamo di nuovo riempire lo stadio”. E la nuova campagna abbonamenti va in questa direzione: oltre a tariffe in generale contenute, gli abbonati avranno il diritto di prelazione sui biglietti per le trasferte, il prezzo dell’abbonamento sarà bloccato per tre anni a prescindere dalla categoria; e ancora, conservando i biglietti delle trasferte si avrà la possibilità di usufruire di uno sconto per l’abbonamento dell’anno seguente a seconda delle partite viste o ricevere gratuitamente l’abbonamento se si seguiranno tutte le partite esterne; gli abbonati riceveranno automaticamente la tessera di SosteniamolAncona con contribuzione volontaria.
Questo storico passaggio ha portato Ancona all’attenzione di numerosissimi media nazionali e locali, sportivi e non. L’esempio di Ancona sta ispirando altre città e realtà calcistiche come Parma e Taranto; la società pugliese è da poche settimane in mano ai tifosi che hanno acquisito il 97% delle quote. In questi anni molte piazze calcistiche hanno visto accrescere il contributo attivo delle tifoserie verso le dinamiche dei club, questo grazie anche alla fondazione “Supporters in Campo”, che appoggia modelli sostenibili di proprietà e partecipazione dei supporter nelle società e istituzione sportive. Quest’associazione si inserisce all’interno dell’ampio progetto europeo, sostenuto dalla Uefa, ai fini del coinvolgimento significativo dei tifosi e della comunità locale nella vita, nella gestione e nella proprietà dei club calcistici di cui l’organizzazione “Supporters Direct” è il primo riferimento.
In un campionato, quello di Lega Pro, annualmente falcidiato dalle penalizzazioni inflitte alla società – la scorsa stagione ha segnato 60 punti di penalizzazione al di fuori di appelli e ricorsi – e che in queste settimane oltre all’ennesimo scandalo scommesse vede società gloriose come Reggina e Venezia non iscriversi, dar fiducia alla nuova “Ancona 1905” sembra un atto dovuto, ora più che mai i tifosi sono chiamati a un cambio culturale che vada oltre la semplice passione.
Per tesserarsi a SosteniamolAncona ci si può recare al Bar Dolce & Amaro, in via Piave 17 B, contributo minimo 10 euro.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)