Canzoni e film rendono indelebile il ricordo della caduta del Muro

BERLINO E IL MONDO CHE CAMBIA IN IMMAGINI E NOTE

di Tommaso Rossi

Una celebre scena de "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders.
Una celebre scena de “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders.

La caduta del muro di Berlino non fu soltanto un grandissimo evento storico e politico, ma rappresentano una weltanschauung socio-culturale dell’Europa e del mondo intero.
I giorni successivi a quel 9 novembre i picconi portarono via giorno dopo giorno quel memoriale dei sistemi totalitari dell’est Europa, ma sin dalle prime ore il rumore dei mattoni fracassati veniva coperto dalla musica che iniziava a liberare le sue note sui cieli sopra Berlino.

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Rostopovih – Live al Muro di Berlino

Rostopovich, uno dei più grandi, forse il più grande  violoncellista della nostra epoca, con l’archetto che corre forte e leggiadro sulle corde dà il via alla musica. E’ il primo cordone ombelicale che lega l’arte alla storia di quel giorno in cui si fece la storia.

Pink Floyd – Another Brick in the Wall (1979)

La canzone, suddivisa in tre parti, è contenuta all’interno dell’album “The Wall”, forse quello che assieme a “Dark side of the moon” sussume meglio di tutti la musicalità dei Pink Floyd . Scritta da Roger Waters, la canzone risulta nelle tre parti simile per musicalità ma al contempo assai diversa per i toni di poetica che esprime,  toni sempre più forti e rabbiosi rispetto alla parte che la precede. Si passa dalla tristezza della prima parte, alla protesta della seconda, fino alla rabbia ed alla disperazione della terza.

Lucio Dalla – Futura (1980)

” I russi, i russi gli americani
no lacrime, non fermarti fino a domani 

Sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco.”

Tratto da un’intervista a Lucio Dalla«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c’era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch’io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz’ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz’ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino Est, l’altro di Berlino Ovest che progettano di fare una figlia che si chiamerà Futura.» 

Neil Young – After Berlin (1982)

Neil Young cantò per la prima volta questa canzone nel 1982, in uno storico concerto tenuto proprio a Berlino.

 “Take my way on home

Help me make my way on home
After Berlin
.”

Scritta da Klaus Maine, cantante degli Scorpions, è divenuta forse più di ogni altra la canzone simbolo della caduta del muro e della riunificazione della Germania. 

“The world is closing in
Did you ever think
That we could be so close, like brothers”

 

Yann Tiersen – Good Bye Lenin (2002)

Yann Tiersen compone la struggente e forte  colonna sonora del film Good Bye Lenin, diretto da Wolfgang Becker, film che narra gli attimi precedenti e successivi alla caduta del muro attraverso la storia di un giovane della Germania est e di sua madre malata.

Arcade Fire – Surf City Eastern Block (2007)

Ultima in ordine di tempo Surf City Eastern Block, B-side del singolo No Cars Go tratto dal secondo album Neon Bible degli Arcade Fire, racconta la vicenda di un giovane  in fuga da Berlino Est che sta per varcare il posto di blocco che lo separa da Berlino Ovest, sognando tra le sue paure libertà e una tavola da surf.

“It’s a shame about the roadblock, we’re afraid that we’ll get caught or stopped
let’s go right now, surf city eastern block
I’m in the trunk my surf board on top 

I Film dedicati a Berlino e alla Caduta del Muro.

“Uno, due, tre”- Di Billy Wilder (1961)

Questo film di Wilder, austriaco di famiglia ebraica poi espatriato in USA , è fondamentale per capire la Berlino divisa prima della caduta del Muro. Attraverso le tonalità della satira, Wilder racconta la Guerra Fredda attraverso le peripezie di un dirigente della Coca Cola di Berlino Ovest che  tenta di vendere la bevanda anche nei paesi comunisti, mentre la figlia del capo della Coca Cola si prende una cotta per un giovane della Germania est.

 “Il cielo sopra Berlino”-  di Wim Wenders (1987). Il capolavoro del cinema tedesco, dove la poesia incontra la narrativa e la storia. Premio come migliore regia a Cannes per Wim Wenders , allievo prediletto di Michelangelo Antonioni,è una favola onirica malinconica e dolce su Berlino, con una  maestosa direzione della fotografia di Henri Alekan.Due angeli (interpretati da Bruno Ganz e Otto Sander) approdano nella Berlino degli anni ’80, prima della fine della Guerra Fredda, vagando per la città senza essere visti dagli uomini, ascoltando i pensieri dei berlinesi senza però poter fare nulla per loro, finché uno dei due si innamora di una circense….

“Good Bye, Lenin!” – di Wolfgang Becker (2003) Film campione di incassi in Germania. Anche questo come il precedente ha i toni della commedia satirica, e descrive la vita post riunificazione e la nostalgia della DDR. Protagonista la famiglia Kerner di Berlino Est. Nel 1989, la mamma va in coma e si sveglia alcuni mesi dopo, trovando un mondo diverso e a tratti incomprensibile, con il Muro ormai crollato così come tutte le certezze e abitudini dei berlinesi. Per evitarle lo choc, suo figlio fa di tutto per fingere che nulla sia accaduto.

 

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