SHANGAI, 05.04.2013 – Le notizie arrivate negli ultimi giorni dalla Cina non sono rassicuranti. Sono già 6 le vittime di questa nuova ondata del virus trasmesso dai volatili ed identificato come influenza aviaria del ceppo H7N9: l’ultima a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang, città in cui era già deceduto un altro paziente infetto. Quattro vittime si contano nella non lontana Shanghai, dove risultano ricoverati in condizioni gravi altri due malati. In tutto, sembrano essere 14 le persone interessate dal contagio e tutte localizzate nella parte orientale della Cina. Una bambina è stata inoltre messa sotto osservazione ad Hong Kong, in quanto presenterebbe i sintomi dell’aviaria e, avendo fatto recentemente un viaggio a Shanghai dove è entrata in contatto con dei volatili, potrebbe aver effettivamente contratto il virus. Le persone più a contatto con i volatili vivi (macellai, allevatori, venditori di pollame) sono quelle più a rischio di contagio, ha reso noto l’agenzia sanitaria nazionale cinese. I volatili affetti dal virus non mostrano sintomi e non possono essere identificati senza analisi specifiche; nel momento in cui il virus H7N9 si trasmette agli umani provoca tosse, febbre, vertigini e problemi respiratori di gravità tale da portare anche alla morte. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, nel mercato Huhuai, a sud-ovest di Shanghai, il virus sarebbe stato rinvenuto nei piccioni: è stata conseguentemente ordinata la soppressione di oltre 20.000 volatili infetti e la sanitizzazione dell’area. Gli altri mercati sono stati chiusi e predisposti ai controlli: si preannuncia una vera e propria strage di oche, polli, piccioni e anatre. Le autorità di Shanghai hanno dichiarato che non è confermata la possibilità di contagio tra uomini, notizia diffusasi quando un uomo è stato ricoverato per i sintomi dell’influenza dopo essere entrato in contatto con un altro ammalato. Dalla capitale economica della Cina giunge la conferma dunque che l’uomo sia stato ricoverato, ma non che sia affetto dal virus. Il virus H7N9, che mai prima d’ora era stato trasmesso agli umani, è fonte di paura. Paura per la salute ma anche per l’economia asiatica, già provata dalle tensioni coreane. La Cina è infatti il primo allevatore mondiale di polli e una nuova concreta epidemia o il terrore psicologico di un’emergenza sanitaria potrebbero avere sull’economia locale ripercussioni spaventose. Venerdì la Borsa di HongKong ha chiuso in ribasso del 2, 7% e già da Mercoledì il Vietnam aveva annunciato la chiusura all’importazione di pollame cinese.Rassicurazioni arrivano dalla direttrice del centro per la lotta alle malattie infettive di Shanghai, Wu Fan. La Fan ha infatti dichiarato che ad oggi non si registra nessun caso di contagio tra uomini e che esclude che il virus possa oltrepassare i confini cinesi. Il Centers for Disease Control and Prevention (USA) rende noto che sta monitorando la situazione e che, come per tutti i virus ritenuti suscettibili a modificazioni che possano renderli in grado di trasmettersi da uomo a uomo e generare una vera e propria pandemia, si prepara a sviluppare un vaccino. Secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’organizzazione mondiale della sanità, Gregory Hartl, la causa del contagio non è ancora nota, ma non ci sarebbero legami tra i casi confermati e nessun elemento che avalli il possibile contagio tra uomini. Scoprire l’origine del virus e capire come si trasmetta agli esseri umani sono punti cruciali per debellarlo.
Michela Romagnoli