Cina, esecuzioni dei condannati a morte in diretta tv

PECHINO, 2 MARZO 2013 – La tv di Stato cinese, CCTV, trasmette  in diretta l’ esecuzioni di quattro condannati a morte. I condannati sono quattro narcotrafficanti stranieri: il birmano New Kham, il laotiano Zha Xika, il thailandese Hsang Kham, e Yi Lai, di Burma. L’imputazione è quella di aver ucciso 13 marinai cinesi mentre navigavano nel Fiume Mekong attraverso il Myanmar, nell’Ottobre 2011.

Il video , tramesso in due ore di diretta tv, dalla CCTV, mostra i condannati mentre vengono portati nel braccio della morte incappucciati. Il programma è stato interrotto subito prima che venisse praticata l’iniezione letale. La visione della trasmissione ha suscitato sentimenti contrastanti nei telespettatori cinesi, tra coloro che sostengono che sia una crudeltà inutile e quelli che aspettavano questo momento come catarsi della vicenda dell’Ottobre 2013.

Alcuni critici sosstengono che il programma richieami le esecuzioni pubbliche che si facevano in strada con un colpo alla testa <<Più che mostrarci il rule of law ( lo stato di diritto) il programma ha messo in mostra il controllo dello stato sulla vita umana.>> ha affermato Han Youyi, Professore di Criminologia. Secondo l’Avv Liu Xiaoyuan, lo show ha violato il codice penale cinese in quanto spettacolarizzava la condanna.

Il programma si è focalizzato molto sulla figura di Naw Kham, il boss burmese che avrebbe ordinato l’esecuzione dei marinai cinesi dopo che questi ultimi si rifiutarono di pagare la protezione. Khan e i suoi complici sono stati processati lo scorso novembre nella provincia di Yunnan. Gli uomini avrebbero infine confessato l’omicidio.

 

CLARISSA MARACCI

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