LA SENTENZA DI ANNULLAMENTO CON RINVIO DELLA CASSAZIONE RIAPRE IL CASO MEREDITH
-di Alessia Rondelli
Roma, 23 giugno 2013- E’ finalmente arrivata la motivazione della decisione della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha stabilito l’annullamento della sentenza di assoluzione emanata dalla Corte di Assise di Appello di Perugia nei confronti dei due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Non si può quindi ancora mettere la parola fine alla drammatica vicenda dell’omicidio della giovane ragazza Meredith Kercher, studentessa inglese che come tante aveva scelto il nostro paese per svolgere la popolare esperienza Erasmus, dove invece ha trovato la morte, brutalmente uccisa nella notte tra il primo ed il due novembre 2007 in circostanze a quanto pare ancora da chiarire. La sentenza pronunciata all’ultima udienza del 26 marzo scorso ora si correda di ben 74 pagine di motivazione,nella quale i giudici ricostruiscono tutta la vicenda sul presupposto che la Corte d’Appello abbia sottovalutato vari indizi a carico dei due imputati. Il giudice del rinvio, individuato nella Corte d’Assise di Appello di Firenze,è chiamatoquindi a dipanare l’enigma ancora persistente sulla morte di Mez, per la quale fino ad ora l’unico responsabile accertato è l’ivoriano RudyGuede, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio. La Cassazione ha rilevato vari difetti della sentenza d’appello: manifesta illogicità, contraddittorietà, molteplici profili di manchevolezze, soprattutto sotto il profilo della ricostruzione della presenza di concorrenti di Guede, che mai avrebbe potuto agire da solo. Colmare queste lacune è l’arduo compito del giudice di rinvio nella sua più ampia facoltà di valutazione,“operando un esame globale ed unitario degli indizi attraverso il quale dovrà essere accertato se la relativa ambiguità di ciascun elemento probatorio possa risolversi, poiché nella valutazione complessiva, ciascun indizio si somma e si integra con gli altri”. Il ventaglio delle ipotesi avanzate dalla Cassazione è ad oggi piuttosto ampio, nel senso che l’omicidio può essere ricondotto a diverse vicende che vanno dall’accordo genetico sull’opzione di morte, allamodifica di un programma che in origine prevedeva il coinvolgimento della ragazza in un gioco sessuale non condiviso, alla costrizione a partecipare ad un gioco erotico spinto di gruppo poi sfuggito al controllo e finito in tragedia. Entrambi i gradi di giudizio hanno visto fronteggiarsiduramente le difese dei due giovani imputati e la pubblica accusa a colpi di perizie, accertamenti, testimonianze che in II grado hanno portato ad un totale ribaltamento delle condanne a 26 e 25 anni decise in I grado. Ora è tutto da rifare e questa decisione è stata ovviamente accolta con sentimenti contrastanti tra le parti in causa. L’avv. Bongiorno, legale di Sollecito, che si è detto distrutto dalla notizia, ha espresso rispetto per la Cassazione sottolineando però che questa è un giudice di legittimità e ciò qui deve essere sfuggito; ha inoltre aggiunto di non temere approfondimenti che non potranno che confermare la totale estraneità del suo cliente. Amanda, tornata in America dove vive come una star tv, ha confidato al suo legale Dalla Vedova di sentirsi amareggiata e delusa perché continuano a non crederle. Totalmente opposta invece la reazione della sorella di Meredith e di tutta la sua famiglia molto felice e speranzosa che questa volta finalmente si arrivi alla verità.Aspettativa condivisa dall’avv. Gentile, difensore dell’unico responsabile accertato Guede, condannato per concorso in omicidio, per il quale trovare l’esecutore materiale non avrà effettidal punto di vistagiudiziario, ma cambierà molto sul fronte del meritodei fatti. Si dovrà però attendere ancora lungo tempo per chiudere questa ferita di nuovo aperta, tempo necessario persciogliere il fitto intreccio di elementi che caratterizza tale vicenda processuale, nella speranza di riuscire adare un nome a chi ha compiuto questo brutale gesto.