ALMENO 80 MORTI E CIRCA 200 FERITI, SI TRATTEREBBE DI UN INCIDENTE
-di Alessia Rondelli
-Spagna, 28 luglio 2013- Mercoledì 24 luglio, ore 20.42, il treno Alvia 151 sta viaggiando sul tratto dell’alta velocità Madrid-Ferrel, che conduce alla famosa città capoluogo della comunità autonoma della Galizia, Santiago di Compostela. La sua notorietà è dovuta alla presenza delle spoglie di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù, conservate nella maestosa cattedrale alla quale i pellegrini giungono per tradizione attraverso “el camino de Santiago”, i vari itinerari di pellegrinaggio che da tutta Europa portano al luogo sacro. Purtroppo però questa volta per alcuni di loro il viaggio religioso si è trasformato in un orrore: il treno su cui viaggiavano circa 230 persone è deragliato a pochi chilometri dalla stazione di Santiago causando la morte di più di 80 persone, mentre i feriti sono circa 150. Però i numeri non sono definitivi ed il conteggio è destinato a crescere perché le operazioni di estrazione dei passeggeri da quel groviglio di lamiere sono state difficilissime e molti feriti sono gravi.
La pista più seguita al momento è quella di un incidente causato dall’errore umano, sembra che il macchinista viaggiasse ad una velocità doppia rispetto a quella consentita ed abbia preso la curva fatale a ben 180 km/h rispetto agli 80 consentiti. Il dubbio però su questa ricostruzione è stato messo da alcuni testimoni che hanno riferito di aver udito un esplosione subito prima del deragliamento, ipotesi poco accreditata dato l’enorme schianto, ma per avere conferma sulla causa bisognerà attendere l’analisi della scatola nera. Il disastro è avvenuto alla vigilia della grande festa annuale dedicata all’apostolo Giacomo che attira migliaia di pellegrini ed è per questo che si tratta della più grave strage ferroviaria avvenuta in Spagna negli ultimi 40 anni.
Sulla vicenda sono state aperte due inchieste per verificare a fondo le cause, una giudiziaria e una delle commissioni sugli incidenti ferroviari del ministero delle infrastrutture. Il Premier spagnolo Rajoy ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, dopo la gaffe del suo comunicato stampa di condoglianze in cui però, per un errore di copia-incolla, ad un certo punto si citano le vittime del terremoto cinese a Gansu. Sul treno erano presenti molti stranieri e la Farnesina, alla quale non risulta presente nessun gruppo italiano, sta verificando la notizia fornita da fonti spagnole della presenza a bordo di un italiano, ma al momento una lista passeggeri non è stata stilata. Impressionanti le immagini del video choc che riprende l’istante in cui il treno, lanciato a folle velocità, esce dai binari trascinando con sé vari vagoni piegati su un lato e scaraventandone altri su un muro. I superstiti raccontano di scene terribili, quasi di un inferno dantesco, “una serie di giri della morte”, come lo stesso per lo scenario esterno raccapricciante, da film: molti cadaveri temporaneamente disposti a terra e coperti alla meno peggio e feriti che correvano dai soccorritori. Parole di vicinanza e cordoglio anche da parte di Papa Francesco, per una vicenda veramente drammatica ma forse un po’ annunciata visto che il giorno stesso dell’inaugurazione di quel tratto Ourense-Santiago un tecnico aveva messo in guardia: “Bisognerà fare attenzione a quella curva, è pericolosa”.