Detenuti, familiari, libri e giochi

L’ALTRA ORA D’ARIA A BARCAGLIONE

– ANCONA – di Alessandro Faralla –

image altra oria ariaVivere bene in carcere è possibile. Un’affermazione vi suona male? O pensate che a volte venga concesso un privilegio a persone che hanno sbagliato? Non è questo il punto. Un ambiente che non si chiuda all’esterno è il primo passo per un nuovo percorso di vita.

I giovani dell’associazione A2O si sono impegnati per dare un po’ di colore alle esistenze dei detenuti del carcere Barcaglione di Ancona, grazie al progetto “L’altra ora d’aria”. L’obiettivo è rendere accoglienti le occasioni d’incontro dei reclusi con le proprie famiglie, specie coi componenti più piccoli. In che modo? Dotando la sala colloqui di giochi di vario tipo, un aiuto insomma per una serena condivisione relazionale con le persone care, a cominciare dai propri figli.

Un impegno, quello di A2O, nato a margine della presentazione del libro “Andare, camminare, lavorare” di Angelo Ferracuti nella casa circondariale di Barcaglione il 14 aprile scorso. A seguito di quell’evento, un detenuto ha scritto una lettera all’associazione, ringraziandola per avergli fatto vivere delle belle e luminose ore di “evasione” rispetto al grigiore e alla monotonia che contraddistinguono le lunghe giornate dietro le sbarre. E così A2O ha deciso di attivarsi per far sì che quel virtuoso evento non rimanesse un’eccezione. Preso atto dei suggerimenti ricevuti dal detenuto Alessio e assistiti dall’avv. Andrea Nobili, Garante dei diritti dei detenuti della Regione Marche, l’associazione ha dato il via alla raccolta dei giochi sia per i più piccoli che per i grandi. Proprio nel giorno della presentazione del libro di Ferracuti all’interno del carcere è stata inaugurata una piccola biblioteca. Un gran passo in avanti, visto che all’interno della struttura non arriva neanche un quotidiano. A proposito, la redazione di Urlo si darà da fare perché venga messa a disposizione diretta dei detenuti qualche copia della nostra rivista mensile. Cittadini e associazioni in genere potranno contribuire donando anche libri per la biblioteca del carcere.

I ragazzi di A2O, inoltre, intendono organizzare dei corsi che siano concretamente utili alle persone ospiti di Barcaglione. Già partiti i contatti con un altro gruppo di Ancona, lo Spazio Heval, per una collaborazione che conduca a tre diverse tipologie di formazione: giornalismo, informatica e inglese. “Tali iniziative – ricorda Pier Francesco Berardinelli, vice presidente di A2O – sono possibili perché parliamo di un carcere di fine pena, quindi con pochi detenuti. Durante la nostra visita abbiamo riscontrato un buon rapporto tra carcerati e personale della struttura, oltre alla grande disponibilità del direttore. Un esempio? I detenuti hanno potutodi dipingere le pareti della stanza colloqui”.

Per informazioni e collaborazioni: progetto “L’altra ora d’aria”, tel. 393/0159254 (Pier Francesco)

 

(articolo tratto d Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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