Diritto alla cultura: la luce dorata di Gustave Klimt

“TUTTA L’ARTE E’ EROTICA”: LA SENSUALITA’ UNICA DELLA PITTURA DI KLIMT

di Valentina Copparoni

ILBACIO_KLIMTGustave Klimt: un artista unico, visionario ed anticipatore dei tempi.

Nel 2012 si è celebrato l’anniversario dei 150 anni dalla sua nascita. Come non riconoscere i suoi quadri: carichi di una sensualità unica e calda, carichi di calore e di colore e soprattutto di oro e toni dorati che ricorrono quasi sempre come tratto distintivo di un artista che ha saputo davvero distinguersi nel panorama della storia dell’arte. L’amore per l’oro e la capacità di questo colore e materiale di riflettere la luce in maniera ineguagliabile forse gli deriva dal lavoro del padre, orafo ed incisore viennese.

Nato nel 1862 vicino a Vienna, Gustave Klimt da adolescente inizia a frequentare la Scuola viennese d’arte e dei mestieri ed è qui che impara ed approfondisce alcune tecniche, quale il mosaico, che poi farà proprie nel suo lungo percorso artistico.
Accanto a lui sempre il fratello Ernst ed alche alcuni allievi; tra le sue prime opere alcune decorazioni di edifici pubblici ma saranno proprio queste prime realizzazioni ad attirare critiche da parte delle autorità viennesi per il contenuto delle stesse considerate troppo “innovative” e cariche di una sensualità considerata eccessiva per i canoni tradizionali di quell’epoca. Così è stato nei primi anni del Novecento per le decorazioni dell’aula magna dell’università di Vienna e per quelle della sala in cui si trova il monumento a Beethoven: opere fortemente criticate dai rappresentati dell’arte tradizionale e che sembravano segnare un passo davvero negativo per la carriera dell’artista viennese.

KLIMT2Ma è proprio questa reazione negativa alla sua arte a far prendere a Klimt una posizione ancora più netta di distanza e ribellione dai canoni tradizionali dell’arte di quel tempo; così decide di fondare il movimento della Secessione Viennese attraverso il quale si fa portavoce di un nuovo modo di vedere e di sentire l’arte e ciò che essa rappresenta per la società. Ama circondarsi di allievi come a voler assicurarsi il proseguimento della sua arte e a tutti trasmette l’amore per l’”art nouveau”.

Klimt muore il 6 febbraio 1918 a causa di un attacco epilettico ma il suo genio visionario non è mai scomparso, ogni sua opera è capace di trasmetterlo ed in maniera diretta, senza filtri, d’impatto. Qualunque sia lo stato d’animo di chi ammira le sue realizzazioni, le sensazioni che arrivano sono di calore, non necessariamente di felicità ma sicuramente di serenità.

Personalmente adoro il quadro il “Bacio”, pittura ad olio su tela che oggi si trova esposta a Vienna, un quadro cosi d’impatto che i due soggetti rappresentati sembrano essere dinnanzi a noi come ciò che li lega e che viene descritto con un bacio ed un abbraccio di una sensualità unica.

 

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