SPESSO E’ CONSIDERATA UNA DROGA “LEGGERA”, IN REALTA’ LA CANNABIS CAUSA DANNI MOLTO GRAVI SOPRATTUTTO NEGLI ADOLESCENTI
del dottor Giorgio Rossi
Recentemente si è tenuto a San Patrignano un summit tra farmacologi , neurologi , psicologi , psichiatri in cui sono stati ribaditi i danni da marijuana negli adolescenti .
La cannabis indica o canapa indiana è una pianta originaria del subcontinente indiano e dell’Asia centro-meridionale ; allo stato naturale prevale nello zone tropicali e temperate , ma ormai risulta coltivata in tutto il mondo .Dalla canapa indiana si producono la marijuana e l’hashish. La marijuana , nota anche come spinello , erba o canna , è una miscela di fiori ,steli e foglie della pianta .L’hashish è un derivato della resina della cannabis , estratta dal polline dei suoi fiori .
Contengono circa 600 sostanze chimiche di cui 60 sono cannabinoidi , composti dotati di effetti psicoattivi ; il più potente di questi è il tetraidrocannabinolo THC .
Se questa è ormai universalmente riconosciuta una droga leggera che non crea una dipendenza biologica e che non è una tappa per poi passare alle droghe pesanti , è altrettanto vero che il discorso cambia profondamente se parliamo di adolescenti .
Molto spesso per un adolescente fumare uno spinello è un evento sottovalutato, considerato un gioco, una trasgressione- passatempo , un modo per entrare nel gruppo , ma anche un modo per crearsi una realtà parallela , per stare meglio , ma tra i preadolescenti e gli adolescenti , tra i 10 – 15 anni fino ai 18 anni , la cannabis può fare danni seri ed irreversibili .
Gli effetti a breve termine più comuni sono rappresentati da deficit dell’attenzione, della concentrazione e della memoria , disorientamento spazio.temporale , ansia generalizzata e somatizzata , disforia , attacchi di panico, rilassamento psicofisico , disinibizione sociale . Alcuni effetti da considerare fisiologici a breve termine sono : irritazione congiuntivale , tachicardia , cefalea, astenia disturbi dell’equilibrio e della coordinazione motoria .Gli effetti a lungo termine più comuni negli adolescenti riguardano il piano mentale in quanto a quell’età il cervello è ancora in formazione e fino a 18 anni subisce un progressivo processo di completamento e pertanto è maggiormente esposto a danni provenienti dall’esterno . Allora avremo deficit della funzionalità mentale , con problemi di concentrazione , di memoria e di apprendimento , con conseguente riduzione del proprio rendimento scolastico e/o lavorativo ed anche delle capacità fisiche in attività sportive . Si manifesta anche un calo delle motivazioni verso le attività e gli impegni quotidiani della vita ed aumenta il rischio di sviluppare ansia e depressione ed attacchi di panico .Per quanto , invece , riguarda la correlazione con la schizofrenia sembra ormai comprovato che non esiste un rapporto diretto di causa ed effetto , in quanto si tratta di persone che avrebbero comunque sviluppato la malattia ,che a causa delle droghe leggere può affiora a volte in modo dirompente .
Tali effetti si manifestano in quanto la sostanza si lega a specifici recettori localizzati sulle cellule nervose di alcune aree del cervello in particolare nell’ippocampo , area che regola la memoria, nella corteccia prefrontale , area responsabile della percezione , della concentrazione e della capacità di giudizio , ed infine nel sistema limbico che governa le emozioni .
Problemi di memoria e di attenzione , ma anche un preoccupante calo del quoziente d’intelligenza ( Qi) , legati all’uso persistente di marijuana prima dei 18 anni . Uno studio realizzato da un team internazionale condotto su oltre 1000 adolescenti della Nuova Zelanda seguiti dai 13 ai 38 anni ha dimostrato che l’uso degli spinelli causa danni durevoli al cervello dei giovanissimi evidenziabili con una riduzione di 8 punti del Qi rispetto a giovani pari età che non hanno mai assunto la sostanza psicoattiva . Questo studio ribadisce che il danno maggiore si realizza al di sotto dei 18 anni quando ancora il cervello è in fase di organizzazione e che la variabile chiave è l’età di inizio ; infatti i ragazzi che hanno iniziato più avanti negli anni , quando il cervello è completamente formato, non hanno mostrato simili cali a livello mentale. I ricercatori sottolineano il fatto che chi perde 8 punti di Qi da adolescente può essere svantaggiato rispetto ai coetanei negli anni a venire , ricordando che un quoziente d’intelligenza più alto è correlato a una maggiore istruzione , a un reddito più elevato , a una salute migliore e a una vita più lunga. Lo studio conclude affermando che a fare più danni è il consumo cronico abbinato ad un esordio in età adolescenziale .
salve,
ci sono troppe inesattezze in questo articolo per essere fatto da un medico competente in materia.
ci sono dei preconcetti oramai sfatati da ricerche scientifiche, non vorrei sia solo un messaggio promozionale a sostegno del Proibizionismo e della Mafia.
ps: i cannabinoidi sono 126 e ne stanno scoprendo molti altri… e non sono psicoattivi, solo THC e THCV lo sono.
informatevi prima di pubblicare menzogne.
Che non si dica che non pubblichiamo commenti negativi. Non è un messaggio promozionale a sostegno di nulla, e non si azzardi, mio caro lettore CHE NEPPURE HA CORAGGIO DI FIRMARSI , neanche a accusarci di “sostegno alla MAFIA” sennò prendo il suo indirizzo email e inoltro una denuncia alla Polizia Postale.
Se lei ha altre fonti scientifiche le indichi, sarò lieto di pubblicare i vostri dati. Ma prima di parlare di “Menzogne” e delle altre vili accuse mosse, si documenti bene, si informi, e soprattutto si firmi. Cordialità. Avv.Tommaso Rossi