LACHLAN CONNORS, DOPO UN TRAUMA CRANICO, DIVENTA UN GENIO MUSICALE. SCOPRIAMO COME E’ POSSIBILE
del dottor Giorgio Rossi
Una notizia sorprendente è arrivata in questi giorni dagli Stati Uniti e riguarda un ragazzo di Denver,Colorado, di nome Lachlan Connors con la grande passione del lacrosse, sport di squadra con caratteristiche tra l’hockey e il cricket su manto erboso particolarmente diffuso in nord America.
Durante una partita con la sua squadra il ragazzo cade e batte violentemente il capo e, nonostante il casco di protezione, si procura una forte commozione cerebrale che richiede il ricovero ospedaliero.
Superata la fase acuta, il ragazzo comincia ad accusare crisi epilettiche ed allucinazioni come esito del trauma, tali che i medici proibiscono il prosieguo dell’attività sportiva. Contemporaneamente, però, sviluppa una formidabile capacità musicale. In poco tempo è in grado di suonare ben 13 strumenti dal pianoforte, alla chitarra, fisarmonica ,mandolino, armonica, cornamusa, kalimba (strumento a percussione), ed altri, spontaneamente senza ricevere alcun insegnamento e senza aver prima mai dimostrato né interesse ,né capacità musicali, anzi a detta dei genitori, il ragazzo è sempre stato privo di orecchio musicale, tanto da non riuscire neanche ad imparare le canzoncine per bambini. Ora invece suona in modo virtuoso ed è entrato a far parte dell’orchestra della sua scuola.
Ma cosa è accaduto al suo cervello?
Esiste una spiegazione scientifica dell’evento; il ragazzo è diventato affetto dalla sindrome del savant. Rara forma clinica già conosciuta parecchi anni addietro di cui non si sa ancor oggi la sua precisa eziopatogenesi. Nel 1887 J. Lagdon Down, famoso per l’omonima sindrome, per la prima volta la descrisse in modo sistematico e la chiamò inizialmente “ idot savant “ (dal verbo francese savoir che significa sapere), “idiota sapiente”per indicare persone con ritardo mentale e danni cerebrali, ma parallelamente dotate di straordinarie capacità artistiche o matematiche. Successivamente venne chiamata, con termine più rispettoso, sindrome del savant. Molto spesso congenita, e frequentemente associata all’autismo ( in 1 su 10 autistici ) tanto che per molto tempo è stata considerata come un aspetto dell’autismo stesso. Esempio tipico di questa associazione è rappresentata dal personaggio Rayomond -protagonista del film Rain Man , interpretato da Dustin Hoffman, che grazie alla sua memoria strepitosa, fa vincere al tavolo verde il fratello Charlie ( Tom Cruise). In realtà il film si rifà allo statunitense Kim Peek realmente esistito e affetto appunto dalla sindrome del savant e non da autismo. Sono descritti altri casi simili ove persone con malattie cerebrali sviluppano eccezionali capacità nella musica, nella pittura e nel calcolo. Vengono descritti casi non solo con malattie congenite, ma anche con alterazioni cerebrali acquisite come un trauma cranico o una paralisi cerebrale, ecc. A tal proposito restano emblematici i casi descritti nel 1998 da Bruce L. Miller dell’Università della California a San Francisco che riguardano cinque pazienti anziani affetti da demenza fronto-temporale, malattia presentatasi nell’età avanzata, in cui contemporaneamente ad un progressivo peggioramento, sviluppavano doti artistiche inimmaginabili e mai manifestatasi prima.
Esistono savant musicali che manifestano una perfetta intonazione ed eseguono musica con facilità sorprendete molto spesso al pianoforte con la capacità di creare composizioni perfette ; e poi savant della matematica che fanno calcoli con incredibile rapidità e savant della pittura e della scultura, nonché attitudine alla meccanica e capacità spaziali. Meno frequenti sono le capacità linguistiche, olfattive, visive e tattili. Da diversi decenni si stanno accumulando dati per spiegare questa particolare sindrome e l’ipotesi più accreditata anche da recenti ricerche condotte con diagnostica per immagine come la risonanza magnetica, sembrerebbe essere quella del danno che riceve l’emisfero sinistro del cervello, dovuto a malattie congenite o acquisite, ove per compensare il deficit che ne consegue, l’emisfero destro del cervello prende il sopravvento disinibendo quei circuiti neuronali altrimenti bloccati. Infatti le abilità sotto il controllo dell’emisfero sinistro sono quelle sequenziali, logiche, simboliche , includenti quelle linguistiche; viceversa l’emisfero destro controlla le abilità non simboliche, artistiche, visive.
A questo punto, gli scienziati hanno cercato di capire quanto del così detto “ piccolo Rain Man” ci spossa essere in ciascuno di noi e dopo varie considerazioni sono giunti alla conclusione che le abilità da savant potrebbero essere presenti solo in una piccola percentuale della popolazione normale, esattamente come compaiono solo in una piccola percentuale dei pazienti con deficit.
Più recentemente il neurologo Albert Y. Hung e i suoi collaboratori del Massachusetts Institute of Technology Neuroscience Research Center ha evidenziato una proteina, nominata Shank1, presente nel cervello con la funzione di regolare le comunicazioni tra neuroni , entrando in gioco in specifici processi cognitivi, la cui soppressione, in animali da esperimento, ha sviluppato una enorme capacità nella memoria spaziale.
Ricerche di questo tipo aprano scenari nuovi non solo per risolvere il mistero dell’affascinante sindrome del savant, ma anche per comprendere meglio e magari per poter curare malattie come l’autismo, l’Alzheimer, la paralisi .