“Donne che fanno arte”, un concorso-progetto

 DALLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ MARCHE

– Ancona –

foto donne arteLa mano di una donna evoca un immaginario che fa sognare, ma anche legatissimo alla realtà di tutti i giorni. E la mano di una donna, veicolo espressivo di una speciale sensibilità al femminile, produce anche arte che va promossa, valorizzata.

“Mani di donna” è il tema del concorso-progetto proposto dalla Commissione Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO), con il patrocinio del Consiglio regionale, articolato in due sezioni: una per artiste emergenti che non hanno mai partecipato ad esposizioni; l’altra ad artiste già note. Il premio, assegnato da una giuria nominata dalla CPO, darà la possibilità a chi se lo aggiudicherà di esporre in una mostra personale dal 15 al 23 marzo. Location dell’allestimento sarà Villa Vitali, sede ottocentesca dei musei scientifici di Fermo, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale, partner del progetto. Prima, dall’8 marzo (giorno della premiazione) fino al 14 marzo, Villa Vitali ospiterà tutte le opere in concorso in una collettiva.
Il bando – scaricabile su: www.pariopportunita.marche.it/in_evidenza/scheda.php?id=17 – scade l’11 gennaio ed è aperto a tutte le donne maggiorenni residenti nelle Marche. Ogni partecipante potrà inviare una sola opera, inedita, realizzata con tecniche pittoriche (olio, tempera, etc.), sull’intrigante tema “Mani di donna”. Il concorso, finanziato dalla Commissione, fissa un massimo di 50 partecipanti, 25 per ciascuna categoria.  A tutte le candidate selezionate viene offerta la possibilità di inserire la propria opera all’interno di un e-book permanente, allestito nel sito web della CPO (www.pariopportunita.marche.it), dove è possibile consultare  l’intera documentazione.
“Obiettivo dell’iniziativa – spiega la Presidente della CPO Adriana Celestini – è quello di diffondere l’arte e creare esperienza, oltre che determinare un’occasione importante per offrire un contributo al settore dell’arte e in particolare alle artiste provenienti dai territori delle cinque province marchigiane”.

(tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

 

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