di Alessandro Faralla (Responsabile Cultura e Spettacoli F&D)

‘LA LA LAND’ E’ IL MUSICAL CHE NON TI ASPETTI – DELUDE LA COPPIA FASSBENDER-VIKANDER IN ‘LA LUCE SUGLI OCEANI’

Lettori di FattoeDiritto.it, come anticipatovi nelle scorse settimane siamo a Venezia per seguire la Mostra del Cinema, edizione numero 73.

Ecco le nostre prime impressioni relative a due titoli molti attesi: La La Land di Damien Chazelle che ha inaugurato la mostra e  La Luce Sugli Oceani di Derek Cianfrance.

LA LA LAND

– Un film di genere che però si distanzia dai classici canoni del musical: ci sono ma non in maniera predominante. Emma Stone e Ryan Gosling interpretano rispettivamente un’aspirante attrice che, tra un provino e l’altro, serve cappuccini alle star del cinema e un patito del jazz in cerca della propria occasione suonando nei piano bar. I rispettivi sogni sono coltivati nella Los Angeles dei nostri giorni ma che appare distinta rispetto al suo tempo, simbolo di un contesto dove  per emergere nel difficile mondo dello spettacolo immaginare è l’unica certezza.

Quando si troveranno le loro passioni e ambizioni saranno il punto di incontro del loro amore. Ma fino a quando? Cosa fare quando effettive occasioni si presenteranno? Che fine faranno la magia e il candore di un desiderio puro? Perché i sogni ci identificano, sono la parte migliore di noi ma la realtà è senza indugi e spesso spazza via le  emozioni più sincere.

Damien Chazelle racconta con grazia e dolcezza un cammino di possibilità, di incontri, di aspirazioni realizzando un musical non patinato ma intimo e malinconico tra fantasia e quotidianità.

LA LUCE SUGLI OCEANI

– Basato sull’omonimo romanzo di M.L. Stedman “La luce sugli oceani” di Derek Cianfrance è ambientato subito dopo gli eventi della Grande Guerra. È il racconto della ricerca di un’esistenza libera da sofferenze. L’oscurità sembra però non lasciare  le vite di Tom Sherbourne, un reduce di guerra isolatosi su un vecchio faro e Isabel che diverrà sua sposa. I due tentano più volte di avere quel figlio che possa portare beatitudine nelle loro vite fino a quando una barca alla deriva giunge sull’isola con una neonata abbandonata e il corpo senza vita di un uomo.  Sceglieranno di non comunicare l’accaduto e allevarla in segreto come se fosse loro.

La componente drammatica, nonostante due attori di spessore come Michael Fassbender (non al suo meglio) e Alicia Vikander, non emerge a pieno e la narrazione sia per cifra stilistica che per sceneggiatura risulta piatta e didascalica. L’eccessivo minutaggio infine appesantisce una storia che resta in disparte rispetto alle situazioni.