ARRIVANO I RECUPERATORI DI CIBO
ANCONA – di Giampaolo Milzi – Con le feste di Natale e dintorni arriveranno le più o meno grandi abbuffate, con relativa scia di sprechi: zamponi, cotechini, pesce e pasta preparati in poliedriche varietà culinarie, panettoni, torroni e chi più ne ha più ne metta rimasti tagliati fuori dalle tavole, spesso mega, e destinati ai contenitori per i rifiuto dell’organico. Occhio, prima di buttar via tutto quel “ben di palato”, ricordiamoci-ricordate che la crisi economica c’è, testimoniata dalla crescente classe sociale dei nuovi e vecchi poveri. Gente per cui le feste senza companatico rischiano di essere feste solo per il calendario. E ricordiamoci-ricordate che ridurre gli sprechi vuol dire anche diminuire l’abbuffarsi delle discariche, e quindi risparmio per la collettività e tutela dell’ambiente. E allora? Allora arrivano i nostri. Cioè i Foodbusters! Un po’ dei supereroi, capaci di assolvere chi si è macchiato di peccatucci di gola: basta aprirgli le porte di ristoranti o altri spazi pubblici e privati post-mangiatoia e il gioco e fatto: questi specialissimi Babbi Natale arrivano e portano via tutto il cibo ancora ottimamente riciclabile per donarlo a chi non se lo può permetterlo.
Consolidati amici del nostro Urlo, gli “acchiappacibo”, con base logistica in un’abitazione privata a Falconara Marittima (AN) fin dal settembre 2016, ormai ben rodati nella loro azione benefica, hanno fatto il salto di qualità, trasformando il loro gruppo informale in un’associazione onlus Foodbusters. Diego Ciarloni, suo padre Antonio, Simone Paolella e Nadia Zucconi, sono loro i “fantastici quattro della lotta allo spreco alimentare” (“Ogni anno ciascuno di noi, chi più chi meno, contribuisce a inviare buon cibo per il valore di 12 miliardi di euro nella spazzatura mondiale”, sottolinea Diego), operativi nelle province di Ancona e Macerata, con puntate nelle altre tre della nostra regione. E in questo periodo di fine-inizio anno caratterizzato dall’impennata gastronomica sono naturalmente iperattivi, pronti a ricevere l’invito de “l’aggiungi un posto a fine tavola”. Pranzi e cene di Natale e vigilia, Capodanno ed Epifania, si aggiungono al loro tipico terreno di caccia, ovvero banchetti di compleanno, matrimoni, cresime e comunioni, feste aziendali o di altro tipo (solo per fare qualche esempio). A bordo del loro caratteristico furgoncino, sbarcano nel locale a fine “mangia-party”, si presentano in cambusa, raccolgono e impacchettano i contenuti dei piatti non serviti e li dirottano presso istituzioni e/o associazioni caritatevoli religiose o laiche e quindi nelle mense da esse gestite.
La prossima occasione per chiedere il loro pronto intervento? Il 22 dicembre all’Hotel City di Senigallia (AN), dove si terrà una cena pre-natalizia della locale coop onlus Vivere Verde. “Previsti 150-170 commensali, tutto il cibo in avanzo lo porteremo molto probabilmente alla Caritas. – annuncia Diego – In questo caso siamo già d’accordo che ogni partecipante donerà un euro per il nostro autofinanziamento”.
In 14 mesi di “succulente imprese di cuore” i Foodbusters hanno salvato e dirottato a favore dei bisognosi circa 600 pasti completi, velocemente, pronti per essere riscaldati e consumati, nel massimo rispetto delle norme igienico-sanitarie. Recentemente hanno colpito il 9 dicembre a un matrimonio all’hotel-ristorante Borgo Lanciano, a Castelraimondo (MC); il 12 ad un rinfresco “mirato”, a margine della manifestazione-premio “Ridurre si può” (organizzata, tra gli altri, da Regione Marche, Anci, Legambiente), con fine corsa ad Ancona alla Mensa di Padre Guido.
Tanti i progetti in cantiere e già varati per rilanciare quella che speriamo diventi una virtuosa “Foodbustersmania”. “Nell’ambito di una strategia di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema il 6 dicembre scorso abbiamo incontrato i ragazzi impegnati nella preparazione per la cresima alla parrocchia di Collemarino di Ancona. – spiega Diego – E poi ad Ancona stiamo lavorando assieme a un gruppo di genitori con figli che frequentano le materne e le elementari e con l’assessorato comunale alle Politiche sociali per attivare il recupero del cibo in eccesso nelle mense scolastiche”. E ancora: periodici i contatti con parrocchie e diocesi, ristoranti, imprese, enti che organizzano fiere. Infine, il rafforzamento del progetto speciale “FoodbusTest – Matrimonio a spreco0”: volto a coinvolgere nelle iniziative “acchiappacibo” legate a banchetti equosolidali le coppie in procinto di convolare a nozze, magari durante i corsi di preparazione al fatidico sì.
Per informazioni e contatti: tel. 328/7310369 – su Facebook “Foodbusters Onlus” – www.foodbusters.it – info@foodbusters.it
(tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)