Gioco d’azzardo, fumo, stupefacenti.

COME SI RAPPORTA LO STATO CON QUESTI FENOMENI ACCOMUNATI DALLA DIPENDENZA

di avv. Osvaldo Asteriti ***

imagesIl gioco d’azzardo legale rappresenta un fenomeno che per le sue dimensioni, per le sue implicazioni e anche per le sue ricadute sulla vita delle persone non può essere trascurato e neppure sottovalutato, ponendo la sua gestione anche problemi di natura morale.

 

Riguardo alla commercializzazione e diffusione del gioco d’azzardo, una esternazione della Ministra della Salute: “Uno sbaglio legalizzare il gioco d’azzardo? II nostro non è uno Stato etico, evidentemente….”. In questo caso la locuzione Stato etico viene usata in modo improprio, come sinonimo di Stato che indirizza la propria azione politica secondo scelte morali e curando il bene di tutti.

 

Anche sul fumo, la titolare del Dicastero della Salute ha esternato “La tassazione sul gioco d’azzardo, come sul fumo, è una contraddizione presente in tutti gli Stati liberali: fa male ma è permesso.”

Un atteggiamento di benevola indulgenza verso fenomeni gravissimi. Sembrerebbero dichiarazioni ispirate a una visione laica dello Stato e invece sembrano propri di uno Stato etico, cioè uno Stato che crea la morale; “etico” in quanto pone se stesso e le esigenze che individua, soprattutto di carattere economico, come fonte dell’etica e della sua azione, un’etica senza valori, puramente autoreferenziale, almeno per quanto riguarda azzardo e fumo.

Il fumo, come il gioco d’azzardo nuocciono alla salute delle persone, anche se la loro commercializzazione assicura grandi guadagni a diversi soggetti, compreso lo Stato. Facendo prevalere l’etica del profitto lo Stato giustifica il proprio colpevole atteggiamento verso fenomeni che andrebbero sicuramente contrastati, in quanto fonte di pericolo e di danno per le persone.

Recentemente si parla molto della ipotesi, racchiusa in un ddl, della eventuale legalizzazione della cannabis.

 

Anche in questo caso una esternazione dalla Ministra Lorenzin, ma di segno, completamente opposto alle precedenti: “La cannabis è droga e fa male. Siamo pieni di studi scientifici che dopo anni di consumo di massa ne sanciscono la pericolosità per la salute. Il mio compito è tutelare la salute degli italiani. Sono contraria ai messaggi banalizzanti specie verso i giovani e questa norma dà un segnale normalizzante riguardo alle droghe. Da anni i consumatori sono ragazzini, il nuovo mercato sono i bambini di 10, 11, 12 anni”

 

Verrebbe da chiedersi se per la Lorenzin il fumo e il gioco d’azzardo, invece, rappresentano delle passeggiate della salute. Si potrebbe sostituire il termine “cannabis” con “gioco d’azzardo” o “fumo” e il senso della farse rimarrebbe uguale.

 

Ma, evidentemente, il nostro è proprio uno stato etico, e l’etica prevalente è quella del profitto, a tutti i livelli, come dimostrano chiaramente le dichiarazioni della Lorernzin, che come titolare del dicastero della Salute dovrebbe “tutelare la salute degli italiani”, trattandosi di un diritto costituzionalmente garantito.

 

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**Il contributo dell’avv. Osvaldo Asteriti è tratto- su espresso consenso dello stesso- dal suo blog “WIN FOR LIFE, GRATTA & VINCI ED ALTRI INGANNI”

Il contenuto dell’articolo è espressamente verificato dal suo autore che ne è interamente responsabile, sollevando Fatto&Diritto da ogni responsabilità.

 

 

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