Così vicini, eppure così distanti.
I Balcani sono terra di confine da sempre, eppure dai confini tanto vaghi da risultare a tratti indefiniti. La domanda nasce legittima: cosa sono i Balcani, dove cominciano e dove finiscono?
Questa entità storica/geografica/politica/culturale ha così tante sfumature da rendersi fondamentale per la comprensione dell’Europa che sarà, ma è allo stesso tempo così superficialmente descritta da ritrovarsi spesso in una stereotipata visione di un generico Est.
Illiri, greci, romani,traci, slavi, daci, albanesi, macedoni, bulgari, ottomani, austroungarici e tanti altri hanno nel tempo fatto proprie queste terre attraversate dal Danubio, plasmandole a propria immagine e somiglianza.
E se l’etimologia aiuta per una definizione generica (Balkan in turco significa semplicemente montagna), il mosaico della regione presenta ben più che una semplice connotazione geologica: nonostante infatti la parola riporti facilmente al dramma delle guerre degli anni ’90 (e quindi allo spauracchio dell’instabilità nel cuore del Continente) e generi addirittura un neologismo sinonimo di disgregazione, geograficamente la catena montuosa che da il nome alla penisola Balcanica si estende fino al Sud della Bulgaria, toccando paesi che sono estranei ai conflitti armati dalla caduta del blocco socialista.
Dal punto di vista politico i Balcani sanno di Est, ma ancora una volta di un’Est eterogeneo che include le ceneri dei regimi socialisti così come le più recenti influenze dal golfo Persico, le ambizioni di rinascita della Russia degli oligarchi al pari delle conseguenze dell’allargamento dell’Unione Europea.
E culturalmente, per quanto sia immediato il rimando alla musica tzigana esportata in Occidente dai vari Bregovic e Markovic, è innegabile che in campo musicale (così come nella gastronomia, nella letteratura e a volte anche nella struttura sociale) l’eredità maggiore sia quella ottomana.
Si tratta perciò di un angolo del pianeta in cui la cornice geografica si interseca con tutte le altre, creando una serie di immagini che cercherò di presentarvi su Fatto & Diritto, provando a semplificarle senza per questo banalizzarle.
Perchè forse la definizione omnicomprensiva di cosa sono i Balcani la dà un ironico proverbio bosniaco, che dice che “i Balcani iniziano dove finisce la logica”.
O forse siamo noi che, per comprendere questa parte di mondo che inizia appena al di là del nostro familiare Adriatico, dobbiamo allenare una logica diversa, che ci insegni a scoprire i Balcani con occhi balcanici.
Tommaso Cassiani