L’ITALIA E’ IL PAESE EUROPEO DOVE SI GUARISCE DI PIU’
del dottor Giorgio Rossi (oncologo)
Dal 30 ottobre al 5 novembre torna l’appuntamento con “ I Giorni della Ricerca” dell’Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro” (AIRC) per informare l’opinione pubblica sui progressi ottenuti per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro e sostenere con le donazioni dei cittadini nuovi programmi scientifici.
Negli ultimi decenni la ricerca sui meccanismi ha compreso sempre più la complessità del cancro, contribuendo a far diminuire costantemente la mortalità.
In Italia in particolare oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni: la sopravvivenza a cinque anni è aumentata rispetto ai casi diagnosticati nel quinquennio precedente sia per gli uomini (54% vs 51%) che per le donne (63% vs 60%).
Questi sono i settori ove la ricerca sta rivolgendo i maggiori sforzi :
Le nuove frontiere della diagnosi precoce
Tomografia Computerizzata, ecografia , Risonanza Magnetica, PET , mammografia, tutte tecniche di imaging eseguite con apparecchi sempre più sofisticati che hanno permesso di studiare con maggior precisione i tumori, anticipando la diagnosi, ma siamo già di fronte a lesioni che se anche piccole o piccolissime possono già essere sintomatiche.
Ecco perché la ricerca scientifica attualmente punta sui cosiddetti “marcatori circolanti”
piccole molecole rilasciate nel sangue dalle cellule tumorali nelle fasi precocissime del loro
sviluppo.
Le certezze della prevenzione primaria
Secondo un ampio studio pubblicato su British Journal on Cancer nel 2011, circa 4 tumori su 10 sono prevenibili agendo sugli stili di vita :
- smettere di fumare
- mantenere il peso nella norma , no obesità
- consumare più frutta e verdura
- uso moderato degli alcolici
- vaccinarsi contro HPV ed epatite
- esposizione corretta alla luce solare
- meno carni rosse e meno insaccati
- più fibre nella dieta
- meno sedentarietà
- allattare al seno
- meno ormoni dopo la menopausa.
Affrontare troppe cose insieme, però, può essere difficile e portare a fallimenti che scoraggiano dal modificare le proprie abitudini. Per questo gli esperti suggeriscono di approcciare un elemento di rischio per volta, cominciando da quelli che pesano di più.
Chemioterapie più tollerabili
Oggi è possibile combinare la chemioterapia classica con farmaci mirati (o farmaci biologici disegnati per colpire uno specifico bersaglio molecolare), potenziandone l’efficacia e prolungando la vita dei pazienti anche quando non è possibile guarire del tutto dalla malattia. La sempre più ampia conoscenza dei profili genetici del tumore e del paziente consente di fare un identikit della malattia e del malato, prevedendo quali farmaci saranno più efficaci non solo sulla base dell’organo colpito e delle caratteristiche del tessuto, ma anche su quelle molecolari.
Il Ritorno dell’Immunoterapia
L’immunoterapia, l’idea che sia possibile usare il sistema immunitario del paziente per eliminare il tumore, ha oltre un secolo di vita, ma la strada è sempre stata impervia.
Oggi l’immunoterapia è la quarta arma contro il cancro, dopo le tre classiche : chirurgia, chemioterapia e radioterapia. La svolta è arrivata con la messa a punto di alcuni farmaci, in genere anticorpi, capaci di modulare il funzionamento del sistema immunitario, bloccando proprio le molecole che il tumore rilascia per diminuirne l’efficienza.
Bisogna, però, capire perché nel 20 per cento dei casi l’immunoterapia funziona benissimo, ma nel restante 80 per cento non funziona per nulla o solo in misura minore. La strada sembra ancora lunga
Quest’anno l’AIRC mette in vendita i “Cioccolatini della Ricerca” che troveremo nelle piazze il sabato 4 novembre . Con i cioccolatini verrà anche consegnata la guida “La ricerca ci fa vivere” con informazioni su prevenzione, diagnosi e cura del cancro.