CHIESTA DA COMUNI VALLATA DEL TRONTO
– RIPATRANSONE (AP) – Fare chiarezza sulla reale estensione del territorio coinvolto nelle trivellazioni e sulla “schizofrenia moderna” (così l’ha definita Pierpaolo Rosetti), che da un lato predilige il turismo rurale, l’agricoltura e il recupero dei borghi e dall’altro punta sugli idrocarburi.
Queste le richieste dei sindaci dei Comuni coinvolti nel pozzo di idrocarburi chiamato “Santa Maria Goretti”, che sono Valerio Lucciarini di Offida, Pierluigi Caioni di Monsampolo, Daniel Claudio Ficcadenti di Castorano, Alessandro Luciani di Spinetoli, Andrea Cardilli di Colli del Tronto, Pierpaolo Rosetti di Acquaviva Picena.
Terminata la prima fase del procedimento, che consisteva nello studio del territorio, con l’identificazione di due pozzi a Ripatransone si passa alla seconda fase, quella vera e propria della trivellazione. I primi cittadini per questo hanno chiesto a breve un incontro con il governatore Gian Mario Spacca e rimangono in attesa che il presidente gli accordi un appuntamento.
“Ci riempiamo la bocca con l’energia rinnovabile – commenta Caioni – e poi si punta su eventuali riserve di idrocarburi, che in realtà sembrano essere risibili. Ci si dimentica così che la risorsa fondamentale è il territorio”.
Le trivelle rappresentano un tuffo nel passato che, per Lucciarini, avvilisce un po’: un tornare indietro per ottenere dai fossili al massimo il 20% di energia.
“Ribadiamo il nostro no alle trivellazioni – commenta infatti il sindaco di Offida – a tutela del nostro territorio che è principalmente a vocazione agricola, con la presenza di vitigni Doc e Docg. Abbiamo predisposto una bozza di delibera che verrà approvata nei nei consigli comunali dei Comuni coinvolti. Evitiamo però strumentazioni politiche: noi siamo sindaci e in momenti come questo, non facciamo calcoli. Il nostro comune no alle trivellazioni è un punto di forza, a cui non vogliamo rinunciare”.
Anche Ficcadenti sottolinea l’importanza dei Comitati che ha incontrato due volte ai quali ha promesso di “fare anche delle barricate”: “Il nostro dovere di sindaci noi lo facciamo, ma chiediamo ai movimenti (lo si ribadisce di nuovo), di non farsi strumentalizzare”.
Conclude Lucciarini: “Abbiamo saputo nel 2012 della verifica di assoggettabilità a VIA (valutazione impatto ambientale) che è una cosa ben diversa dal dare un via libera alle trivellazioni. Vorrei ribadire che lo Sblocca Italia prevede che la valutazione dei perimetri sia subordinata a una concertazione dei Comuni coinvolti con la Regione. Ho fiducia nella posizione del presidente Spacca, per la sensibilità ambientale che lo ha contraddistinto in passato. Rimaniamo in attesa di una nuova programmazione del piano energetico regionale”.
(articolo ricevuto da Unione dei Comuni della Vallata del Tronto)