Food Security e Food Safety, proviamo a far chiarezza
di Dott.ssa Sara Grande
Oggi in Europa si parla spesso di sicurezza alimentare, ma soprattutto di FOOD SECURITY e di FOOD SAFETY; con il primo s’intende far riferimento alla sicurezza nel senso di certezza degli approvvigionamenti alimentari, concetto opposto a quello della malnutrizione. Il concetto di “foodsafety”, invece, attiene a tutto quel complesso di regole finalizzate a garantire che il cibo che quotidianamente arriva sulle tavole di ogni singolo consumatore sia sicuro per la propria salute.
Il primo legislatore ad aver focalizzato l’attenzione sul tema dellasicurezza alimentare, è quello europeo che, con il regolamento n. 178/2002 (General food law), ha voluto stabilire i principi ed i requisiti generali della legislazione alimentare fissando le procedure nel campo della sicurezza alimentare ed ha istituito l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (L’EFSA -European Food Safety Agency, con sede in Italia, precisamente a Parma).
Il regolamento, inoltre, ha assunto fra le sue dichiarate finalità quella di “porre le basi del nuovo diritto alimentare’’.
L’Unione Europea con lo slogan ‘‘sicurezza dai campi alla tavola’’ ha voluto racchiudere in un unica formula lo spirito dell’intervento normativo, ovvero quello di affrontare la sfida di garantire cibi sani e sicuri lungo tutta la filiera produttiva.
Indubbiamente, in un mercato globale ove vige il principio della libera circolazione delle merci (e quindi anche degli alimenti), garantire un alto livello di sicurezza alimentare risulta abbastanza complesso. La questione principale da affrontare riguarda, quindi, la necessità di bilanciare, o meglio contemperare, il diritto alla salute con la libertà di iniziativa economica.
Un ruolo importante in tal senso, può e deve esser svolto dal livello di governo regionale, cui la Costituzione affida il nucleo centrale della funzione regolativa. Vi è, quindi, un altro aspetto dellasecurity, che vede impegnate le politiche regionali.
D’altronde, le Regioni proteggono l’entità locale dalla globalizzazione.
Ad esempio, la Regione Puglia, in tema di safety, si è dotata di un «piano regionale dei controlli in materia di sicurezza alimentare, mangimi, sanità e benessere animale», per gli anni 2017-2018. Si tratta di un articolato atto di pianificazione che «affronta il tema della sicurezza alimentare non solo in un’ottica di garanzie di salubrità degli alimenti immessi sul mercato ma con una prospettiva nuova e più ampia di qualità nutrizionale delle produzioni agroalimentari e di corretta alimentazione per ridurre i fattori di rischio di importanti patologie croniche non infettive come il diabete, l’ipertensione, l’obesità»
Siamo ancora lontani dall’attuazione del concetto di safety; l’auspicio è quello di poter garantire sicurezza sia nella fase agricola di produzione della materia prima, che in quella di trasformazione e consumo del prodotto finito.