UN MICROCHIP PER LA SALUTE DEL CITTADINO
del dottor Giorgio Rossi
Lo scorso giovedì 3 settembre il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato,dopo mesi di attesa, il regolamento del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Il FSE consiste in una tessera all’interno della quale è installato un microchip e ha come obiettivo di fornire ai medici una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini, venendo a rappresentare il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino. Raccoglie al suo interno l’insieme dei documenti e dati personali di ordine sanitario del nostro presente e passato, consultabile dal cittadino e dal personale sanitario.
Nell’ambito della sanità in rete, la realizzazione del FSE rappresenta un salto culturale di notevole importanza il cui elemento chiave risiede nel considerare il FSE, non solo uno strumento necessario a gestire e supportare i processi operativi , ma anche come fattore abilitante al miglioramento della qualità dei servizi e al contenimento significativo dei costi.
Attualmente il fascicolo raccoglie questi eventi:
- dati anagrafici con indicati la ASL di assistenza ed il medico di famiglia;
- ricoveri effettuati dalla data di entrata in vigore del FSE, aggiornati mensilmente e comunque entro 3 mesi dalla data di emissione;
- esenzione ticket per patologia ;
- accessi al Pronto Soccorso con aggiornamento in tempo reale;
- referti del laboratorio analisi disponibili appena pronti con firma digitale;
- vaccinazioni già effettuate e, eventualmente, quelle ancora da fare;
- diario del cittadino, dati che descrivono lo stato di salute;
- referti di radiologia;
- specialistica ambulatoriale;
- assistenza domiciliare.
Al fine di favorire la qualità, il monitoraggio,l’ appropriatezza nella dispensazione dei medicinali e l’aderenza alla terapia ai fini della sicurezza del paziente, è prevista l’istituzione del dossier farmaceutico quale parte specifica del FSE, aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione.
Inoltre il consenso o il diniego alla donazione degli organi confluisce nel FSE.
Un aspetto importante che viene messo in atto riguarda il rispetto della privacy e la protezione dei dati personali del cittadino.
Il FSE è il punto di aggregazione delle informazioni e dei documenti clinici generati dai vari attori del Sistema Sanitario; esso favorisce quindi una visione globale e unificata dello stato di salute del singolo cittadino.
Ora spetta ad ogni singola Regione mettere in atto la procedura; entro lo scorso 30 giugno tutte le Regioni italiane avrebbero dovuto dotarsi del FSE, ma la scadenza è stata prorogata dato il ritardo del decreto attuativo del Fascicolo. Tempi invece perfettamente rispettati, per la parte relativa ai propri adempimenti, dall’Agenzia per l’Italia Digitale ( AgID) che ha provveduto ad emanare le linee guida, con le specifiche tecniche per l’interoperabilità; ha approntato un portale dedicato e valutato ed approvato i piani di progetto di tutte le Regioni.