UN AFFARE DA 200 MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO: CON QUALI RISCHI PER LA SALUTE?
del dottor Giorgio Rossi
Quello dei farmaci contraffatti è un mercato in continua crescita. Con questa definizione si intendono quelli commerciati senza autorizzazioni o quelli falsificati ( senza principi attivi) o con sostanze in dosaggi diversi da quelli previsti e ancora con ingredienti contaminati.
Secondo un report dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) dal titolo “ Illicit Trade. Converging Criminal Networks” del 2016, il valore dei farmaci contraffatti nel 2010 superava i 200 miliardi di dollari l’anno a livello globale.
Secondo il Pharmaceutical Security Institute citato nel report, nel 2002 erano stati registrati 196 eventi criminosi legati a contraffazioni, commercio illegale o furto di farmaci.
Nel 2014, invece, si registra un’impennata con un dato oltre undici volte superiore (2177 eventi) e nel 2015 di oltre 15 volte superiore(3.002 eventi).
Preoccupanti sono non solo i numeri, ma anche le modalità di contraffazione dei medicinali:
- il 32% dei farmaci contraffatti analizzati non contiene principio attivo;
- il 20% ne contiene quantità non corrette;
- il 21,4% è composto con ingredienti sbagliati;
- l’8,5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti;
- 15,6% di questi prodotti ha le corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso.
Senza dimenticare l’impatto economico sulle aziende farmaceutiche, il fenomeno è anche e soprattutto un grave problema di salute pubblica che mette a rischio vite umane. Infatti vengono prodotti e distribuiti senza alcuna conformità agli standard di qualità stabiliti a livello mondiale e che tutti i produttori e distributori del settore devono obbligatoriamente rispettare.
Nei paesi industrializzati i farmaci più facilmente contraffatti sono : sostanze ad azione anabolizzante, farmaci per la disfunzione erettile, per l’alopecia, obesità e depressione.
Ovviamente vengono utilizzati canali di distribuzione alternativi, come sexy shop, palestre e centri di bellezza. Oppure attraverso siti internet che rappresenta il regno del farmaco falso.
L’acquisto di farmaci attraverso internet è molto pericoloso perché, come dimostrato da numerose ricerche, gran parte delle farmacie presenti sul web sono illegali e spesso responsabili della diffusione di medicinali di dubbia qualità.
Secondo i dati dell’ente di certificazione, solo 1% delle farmacie presenti in rete è legale e quindi autorizzato e controllato dalle autorità competenti.
Anche l’Italia è toccata dal problema dei farmaci contraffatti , anche se in misura minore rispetto ad altri paesi, grazie ad una serie di motivi tra i quali il sistema di Tracciabilità del Farmaco.
Questa, tecnicamente definita “filiera legale”, attraverso l’apposizione di un bollino a lettura ottica su ogni singola confezione di medicinale distribuita in Italia permette la “tracciatura” dei farmaci lungo la filiera della quale fanno parte produttori, distributori all’ingrosso, farmacie e parafarmacie (tutti autorizzati e controllati dalle autorità competenti), più gli ospedali del SSN.
Su tutto il territorio nazionale è forte la cooperazione tra istituzioni realizzata attraverso la task-force anticontraffazione nazionale IMPACT Italia.
Il problema maggiore è attualmente rappresentato dai canali illegali, come i punti vendita non autorizzati o la gran parte delle farmacie presenti su internet.
IL problema diventa drammatico se si prendono in esame i Paesi poveri del terzo mondo. E’ l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a lanciare un grido d’allarme :” la piaga dei medicinali contraffatti ogni anno rischia di far morire più di 150 mila bambini per malattie come polmonite e malaria per farmaci inefficaci”.
Dal 2013 l’OMS tiene il conto dei farmaci manipolati che arrivano nei Paesi a basso o medio reddito. Fino a oggi l’OMS ha ricevuto 1.500 rapporti con la segnalazione di medicine sospette. Per lo più si tratta di farmaci antimalarici o antibiotici.
Pericolosi tanto quanto le malattie che promettono di curare. E’ paradossale ma è così: un farmaco su 10 nei Paesi in via di sviluppo è scadente oppure contraffatto e la sua assunzione può mettere a rischio la salute dei singoli individui quanto quella di intere popolazioni.
Il fenomeno denunciato dall’OMS può avere conseguenze globali; infatti nel caso dell’antibiotico, il principio attivo contenuto a basse dosi nel farmaco contraffatto non riesce a curare l’infezione, ma è capace di innescare il fenomeno della resistenza.
Le false medicine rischiano di rendere inefficaci anche quelle vere : i batteri resistenti messi in circolazione dagli antibiotici scadenti mettono a dura prova gli antibiotici prodotti secondo i regolari standard di qualità.
E’ una tragedia per i singoli individui e per l’intera umanità.