IL PICCO DEI VIRUS INFLUENZALI PREVISTO SOTTO LE FESTIVITA’ NATALIZIE
del dottor Giorgio Rossi
Sono già mezzo milione gli italiani costretti a letto dai virus influenzali di questa stagione. E le previsioni dicono che il picco arriverà per Capodanno, complici il freddo, le vacanze natalizie, i bambini a casa e il maggior numero di contatti tra le persone.
Dati e proiezioni dell’Istituto Superiore di Sanità certificano che anche quest’anno, come quello passato, i virus hanno colpito in anticipo rispetto al solito.
A quanto pare, comunque, saranno meno aggressivi rispetto alla scorsa stagione anche se metteranno ko un maggior numero di italiani: previsti 7 milioni di persone a letto con l’influenza, la maggior parte bambini ed anziani .
E’ per questo che i medici di famiglia, durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), in corso a Firenze in questi giorni, lanciano l’appello :”tutti i cittadini e non solo le categorie a rischio, devono vaccinarsi.”
Per la stagione 2017/2018 la composizione vaccinale è la seguente: A/Michigan/45/2015 (H1N1)- nuova variante; A/Hong Kong/ 4801/2014 (H3N2), presente anche nel vaccino 2016/20117; B/Brisbane/60/2008 ( lineaggio B/Victoria), presente anche nel vaccino 2016/2017.
Il vaccino è a totale carico del Sistema Sanitario Nazione per le persone con età pari o superiore ai 65 anni; bambini sopra i 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 64 anni di età che soffrano di patologie che possono aumentare il rischio di complicanze da influenza ( malattie respiratorie, cardiache, renali, epatiche, del sangue, del sistema immunitario, tumori, ecc.).
Ed ancora è consigliabile per bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza, le persone ricoverate in reparti a lungodegenza, medici e personale sanitario, familiari di soggetti ad alto rischio, persone che svolgono lavori di interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco ed altre categorie socialmente utili), personale a contatto con animali (come allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e liberi professionisti).
Sempre da quanto riferito dai medici della SIMG, quest’anno la campagna vaccinale contro l’influenza ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro tra la popolazione. In molti degli ambulatori dei medici di famiglia le scorte vaccinali sono esaurite nel giro di pochissimi giorni.
Potrebbe essere una prima dimostrazione di una ritrovata e rinnovata fiducia dei cittadini verso questi importantissimi presidi sanitari salvavita, dopo anni di inspiegabile diffidenza.
L’impegno e la crescente attenzione sul tema vaccinale starebbero quindi iniziando a dare i primi risultati concreti.
Certo che i medici e il personale sanitario dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio sottoponendosi regolarmente all’immunizzazione.
Attualmente però meno del 10% dei camici bianchi italiani si vaccina regolarmente contro l’influenza. Quest’anno le autorità sanitarie del Regno Unito hanno approvato una nuova legge che obbliga i medici che non si vaccinano a giustificare in modo dettagliato i motivi della loro scelta.
La SIMG auspica che anche il ministero della Salute adotti al più presto un provvedimento simile anche nel nostro Paese.
L’antinfluenzale può proteggere fino all’85% una persona adulta e i suoi benefici sono riscontrabili non solo a livello individuale, infatti più persone si immunizzano, maggiore sarà il contenimento del virus grazie al cosiddetto “effetto gregge”.
Inoltre, secondo quanto prevede il Nuovo Piano Nazionale di prevenzione vaccinale, da quest’anno gli over 65enni potranno vaccinarsi per la polmonite da pneumococco e per l’herpes zoster ( il “ Fuoco di Sant’Antonio”) e la sua temibile complicanza, la nevralgia post herpetica.