Internet e occupazione, le dritte di un web designer

LUCA PANZARELLA E I “1001 MODI PER TROVARE LAVORO” 

F&D logo web e lavoro– Ancona – di Martina Marinangeli –

Stai cercando lavoro nel mondo del web? Bene, ma sai come muoverti al meglio? Se il tuo primo passo è stato quello di inviare curricula alle varie agenzie, allora vuol dire che ti stai dirigendo nella direzione sbagliata. In media, un datore di lavoro ne riceve 427mila a settimana e spende circa 5-7 secondi per leggerne uno. Per quanto il tuo curriculum sia ricco di esperienze e ben scritto, questo non basterà a farti emergere nella giungla del campo occupazionale.

È questa la premessa da cui muove il tour “1001 modi per trovare lavoro” che il web designer e scrittore palermitano Luca Panzarella sta portando in giro per l’Italia, e che ha toccato anche la città di Ancona, grazie a un incontro organizzato dal Comune il 6 giugno scorso nei nuovi locali dell’informagiovani all’ex Cobianchi sotto piazza Roma. Se ormai anche trovare lavoro è diventato un lavoro, bisogna imparare a farlo al meglio. E Luca prova a condividere le conoscenze ottenute in dieci anni di esperienza di freelancing, agency e startup aziendali a Roma, Milano e Londra con chiunque ne abbia bisogno.

Il primo consiglio? Smettere di cercare lavoro. Può sembrare un’affermazione paradossale, visto il tema del tour, ma in realtà la dritta muove da un’idea semplice ed efficace: dietro ogni annuncio, c’è una persona, che può essere seria o meno; ma che comunque è un individuo in carne ed ossa, con problemi ed esperienze simili alle nostre. Quindi bisogna iniziare a cercare le persone, più che l’occupazione, partecipando a seminari ed altri eventi in cui ci si può relazionare con altri che fanno parte del proprio settore e, magari, si può incontrare qualcuno che ha bisogno proprio della tua figura professionale.

Da qui, l’invito a smettere di inviare curricula e lettere di presentazione, metodi ormai obsoleti in un mondo in continua evoluzione come quello del web.

Piuttosto, bisogna impegnarsi a conoscere almeno una persona al giorno e frequentare incontri come meetup o eventbrite, dove conoscere individui brillanti nel tuo campo lavorativo.

A questo punto, devi saper cosa fare per venderti al meglio. Luca propone tre mosse semplici tanto quanto indispensabili:

– dare il proprio biglietto da visita il prima possibile; – presentarsi sempre nello stesso modo, creando una sorta di marchio di fabbrica di se stessi, uno slogan accattivante che definisca in maniera immediata chi siete; -costruirsi una storia, dicendo chi sei, cosa fai e cosa vuoi, i tre elementi fondamentali che si sostituiscono al curriculum e definiscono la persona in maniera succinta, ma esaustiva.

Devi pretendere il lavoro di cui hai bisogno – afferma Luca – e in un contesto di crisi occupazionale come quello attuale, si ha più tempo per fermarsi un attimo, individuare quelle 4-5 agenzie al mondo che hanno il lavoro perfetto per te, e tampinarle”.

La filosofia di Luca è quella di impegnarsi al massimo per trovare il proprio lavoro dei sogni, piuttosto che passare il resto della vita facendo qualcosa che si odia.

Ma, se questo concetto può sembrare un po’ idealista, Luca torna subito al pragmatico dividendo il mondo lavorativo del web in due categorie: da una parte le startup, che per loro stessa natura sono caratterizzate da un alto livello di instabilità, ma, al tempo stesso possono consentire lauti guadagni; dall’altra, le agenzie che, al contrario, garantiscono stabilità, ma ad una paga molto più bassa. Perciò, se una startup pagasse poco, o un’agenzia proponesse un contratto troppo flessibile, allora non andrebbero neanche prese in considerazione perchè non si tratterebbe di lavoro, ma di sfruttamento. Il consiglio è quello di eliminare tutto ciò che non sia monetizzabile, liberandosi della deriva romantica dell’impiego.

Nel caso la tua città non offrisse grandi opportunità occupazionali, l’unica soluzione, secondo Luca, sarebbe quella di spostarsi nei centri dove c’è più fermento: “in un settore come quello del web, in particolare, è fondamentale essere vicini ai punti focali dove c’è innovazione, come Londra, New York o San Francisco. In Italia, purtroppo, siamo ancora indietro in questo campo, e ciò limita fortemente le opportunità di crearsi una carriera da freelance con cui riuscire a mantenersi”.

Il tour “1001 modi per trovare lavoro” si concentra, in particolare, sul mondo del web e sul freelancing. Ma i consigli racchiusi in questo piccolo decalogo possono essere estesi anche a tutte le altre professioni perchè costituiscono un modo nuovo di porsi di fronte al mondo dell’impiego: l’unica via per uscire indenni dal dramma della disoccupazione è quella di diventare buoni imprenditori di se stessi, imparando a muoversi nella giungla del precariato e dei contratti a progetto.

Per maggiori info sul tour: lucapanzarella.it/blog –

info@lucapanzarella.it

(tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)

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