La monumentale Cisterna Stamira

VISITE GUIDATE IPOGEE NO STOP


ANCONA – di Giampaolo Milzi  – Tale struttura, dotata di una scenografia di luci e giochi d’acqua, è certamente tra le più suggestive dell’Ancona sotterranea. Vi  si accede da una botola nell’aiuola vicino alla Fontana del Cirilli. Tre rampe di scale, ed ecco il primo ambiente sotterraneo, con volte a botte, completamente allagato (fino a 1 metro). Ben 11 i vasconi, ampi da un minimo di 62mq a un massimo di 225, collegati fra loro da varchi di circa 1 metro per 2 mediante archi ribassati (da un minimo di 1 a un massimo di 9 nella vasca più lunga). Gli 11 vasconi vanno a costituire la struttura della cisterna, dotata di accessi verticali sulla volta. La cisterna è alta ha circa 45 metri, occupa ben 2200 mq rispetto ci complessivi 4200 della piazza Stamira sovrastante. L’acqua è sempre presente, per una capienza media di circa 3500 metri cubi, e si ipotizza di poterla collegare al moderno acquedotto per usi potabili. Uno dei vasconi ospita un grande pozzo circolare, che si innalza fin quasi alla volta e immette in un piano sottostante con un altro pozzo-cisterna circolare (diametro circa 4 metri, profondo circa 10). L’afflusso idrico e assicurato da un cunicolo percorribile per 27 metri. Il deflusso e assicuraro da due bocchettoni piccoli collocati in uno dei vasconi. Un sistema di saracinesche regola il flusso delle acque e il loro livello nei vasconi. L’area del serbatoio-cisterna, alimentato dal vecchio Acquedotto Santa Margherita, riforniva probabilmente le numerose caserme presenti in passato nella zona e in particolare il panificio militare di piazza Pertini. Si presume che, nell’attuale forma architettonico-ingegneristica, l’impianto sia stato realizzato subito dopo il 1860, quando Ancona divenne piazzaforte del nuovo Regno d’Italia. Ma si ipotizza che le origini delle strutture con cisterne sotto piazza Stamira sia antichissima, più del Medioevo. Sono infatti poco lontane dalle vasche rinvenute in occasione della realizzazione del parcheggio sotterraneo Pertini, vasche di stabilimenti per la lavorazione della porpora di epoca romana.
 (Fonte: “Ancona, alla scoperta della città sotterranea”, Comune di Ancona; Alberto Recanatini). 

Le visite guidate nell’ambito del progetto “Ancona sotterranea”- con l’accompagnamento delle guide speleologiche della Regione Marche – si svolgono ogni domenica, a partire dalle ore 9, e talvolta il pomeriggio. Possibilità di percorsi di gruppo infrasettimanali. Costi: euro 10 per le Cisterne del Calamo e piazza Stamira; euro 20 per il tratto di vecchio acquedotto al viale della Vittoria; il biglietto comprende la dotazione di abbigliamento adatto alle visite. Infotel. 329/5462168 – www.anconasotterranea.it

(Articolo tratto da Urlo –  mensile di resistenza giovanile) 

 

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