“Il Paesaggio è l’essenza di un luogo e diventa sostanza poetica per Osvaldo Licini”. E’ la spiegazione che Daniela Simoni – del Centro Studi Licini- ha dato del perché di una mostra su Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, sua città natale. L’ occasione è stata la presentazione questa mattina allo stand della Regione alla BIT della mostra “La Regione delle Madri- I paesaggi di Licini “ che si terrà dal 18 aprile al 30 agosto. Promossa dalla Regione Marche, organizzata dal Comune di Monte Vidon Corrado – presente allo stand anche il sindaco Giuseppe Forti– la mostra è la prima interamente incentrata sul paesaggio liciniano. La rassegna indagherà, infatti, il rapporto tra Licini e il suo territorio, le vedute francesi e quelle svedesi, le fonti pittoriche e quelle letterarie, il paesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, l’interiorizzazione del paesaggio fino alle proiezioni cosmiche degli ultimi anni.
“Non è la stessa cosa vedere Licini fuori dalle Marche e ammirarlo invece proprio a Monte Vidon Corrado”, ha affermato la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Simona Teoldi . “Qui tutto ha avuto inizio e apprezzare i suoi paesaggi significa vedere il paesaggio marchigiano attraverso gli occhi del pittore. Questa mostra rappresenta perfettamente la politica culturale che la Regione sta seguendo per dare significato alla definizione di turismo culturale: una proposta personalizzata e radicata sui territori per restituire le atmosfere e le emozioni di luoghi che sono unici e identificativi di una cultura locale .” L’esposizione costituirà inoltre occasione per riflettere sulla cronologia delle opere degli anni venti e per pubblicare documenti inediti importanti per comprendere il passaggio alla fase del figurativismo fantastico. In mostra anche alcune opere mai esposte prima e altre raramente presenti nelle rassegne degli ultimi anni. Saranno esposti circa 90 oli e 20 disegni di Licini provenienti dal Museo Novecento di Firenze, dal Museo d’Arte Contemporanea di Ca’ Pesaro a Venezia, dal Centre Pompidou di Parigi, dalla Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, dal Museo Palazzo Ricci di Macerata, dal Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, dal Museo Civico Città di Moncalvo e da molti collezionisti privati.
L’esposizione costituirà da un lato uno degli eventi culturali di punta nella Regione Marche, mirato a catalizzare il turismo culturale estivo del 2020 anche sulla scia del grande interesse suscitato attorno alla figura di Licini a seguito della mostra alla Guggenheim di Venezia, dall’altro potrà essere visitata dalle scuole contribuendo alla diffusione della conoscenza dell’artista.
Il 2020 per le Marche, dunque, non è solo l’anno di Raffaello ma anche di altre illustri figure della cultura marchigiana: si celebra , infatti, il 150° anniversario della nascita di Maria Montessori, nata a Chiaravalle (AN) nel 1870 e protagonista assoluta dello scenario pedagogico, scientifico e filosofico del Novecento. Se ne è parlato nella seconda giornata della BIT a Milano per presentare i progetti che Il Comune di Chiaravalle sta avviando per valorizzarne l’eredità intellettuale. I progetti non si focalizzeranno solo sul pensiero di Maria Montessori e il suo rivoluzionario metodo educativo e pedagogico, ma anche e soprattutto sulla sua statura di scienziata, filosofa, ambasciatrice di pace e pioniera di una visione degli esseri umani che ha cambiato il mondo, sempre rivolta all’educazione verso la libertà. Fu una tra le prime donne italiane a laurearsi in medicina. La sfida più impegnativa sarà la riqualificazione e la valorizzazione di Casa Montessori, che verrà ripensata come uno spazio dedicato a tutto tondo alla poliedrica figura della scienziata. Proprio per il 31 agosto 2020 , compleanno della Montessori, è prevista l’inaugurazione della rinnovata Casa Montessori con la sua apertura al pubblico e l’avvio di nuove modalità di fruizione.