APPELLO DI SINDACATI E PARLAMENTARI A MIUR E RENZI
– ANCONA – Nelle Marche sta diventando esplosivo il problema dell’organico dei docenti e del personale tecnico amministrativo (Ata) per il prossimo anno scolastico.“A settembre potrebbero non essere garantiti, per esempio, i corsi di strumento dei licei musicali di Ancona e Pesaro, vecchi e nuovi – dichiarano in una nota stampa i segretari generali regionali di Flc-Cgil Manuela CARLONI, Cisl Scuola Anna Bartolini, Uil Scuola Claudia Mazzucchelli e Snals Confsal Paola Martano – C’è una totale chiusura del ministero sulla possibilità di ripristinare quei posti reiterando un errore che si protrae da tre anni malgrado la crescita complessiva e costante degli alunni (+627 per il 2015-16)”. Considerando le criticità che si sono aggiunte nel frattempo, l’Ufficio scolastico regionale, tramite una dettagliatissima lettera della direttrice Maria Letizia Melina, inviata al ministero della Pubblica istruzione (Miur), ha inoltrato una richiesta di altri 200 posti senza i quali non è garantito il regolare avvio del prossimo anno scolastico, denunciando l’assoluta insufficienza dei soli 15 posti disponibili ad oggi in organico di fatto”. La corposa integrazione dell’organico, secondo i sindacati, è necessaria per rendere possibile nell’ordine: lo sdoppiamento delle classi pollaio, i corsi serali, i licei musicali e coreutici, i corsi di bilinguismo, la scuola in carcere, le sezioni antimeridiane della scuola dell’infanzia (sono ben 108 le sezioni che funzionano solo al mattino malgrado le famiglie abbiano richiesto tutte sezioni a tempo pieno), il tempo pieno nella scuola primaria richiesto e non assegnato, i corsi di laboratorio nei tecnici e professionali per permettere lo sdoppiamento delle classi (impossibile, per esempio, gestire il laboratorio di cucina con un’intera classe di più di 30 alunni).
Per quanto riguarda il settore Ata, le rappresentanti sindacali sono in attesa di capire come il Miur vorrà operare il taglio dei 2020 posti già previsti dalla legge di stabilità 2015. “Perché a noi risulta – continuano le segretarie regionali – che con la tabella che aveva predisposto il Miur i tagli erano molto più consistenti. Per ora si è tutto bloccato e siamo in attesa del nuovo incontro con il sottosegretario Faraone. Considerando, però, che già quest’anno ci sono alcuni istituti comprensivi che hanno una media di collaboratori scolastici di 1,1 per plesso, se dovessero essere tagliati ulteriori posti in molti istituti non saremo in grado neanche di garantire l’apertura e la chiusura di quelle scuole che funzionano anche di pomeriggio, come l’infanzia e la primaria a tempo pieno”. Questi sono i problemi veri della scuola, che oggi aspettano una risposta. – sottolineano le sindacaliste – Risposta che non potrà essere data neanche con l’organico potenziato se è vero che partirà solo nel 2016/17.
All’appello al ministro e al presidente del consiglio delle organizzazioni sindacali, e della dirigenza dell’Ufficio scolastico regionale si sono uniti con una lettera, i parlamentari marchigiani Piergiorgio Carrescia, Irene Manzi e Alessia Morani. Allo stesso modo ha garantito il proprio sostegno a questa importante vertenza organici il neo assessore regionale prof.ssa Loretta Bravi, la quale ha scritto al ministero e al presidente del consiglo Renzi e ha assicurato, nell’incontro con i rappresentanti sindacali del 13 luglio, di attivarsi quanto prima per chiedere un incontro al ministro.
“A questo punto, rivolgiamo un ulteriore appello a Renzi, – concludono Manuela Carloni, Anna Bartolini, Claudia Mazzucchelli e Paola Martano – come sindacati delle Marche ci aspettiamo che tenga fede alla promessa fatta il 29 maggio all’aeroporto di Falconara, di restituzione dei posti che sono stati ingiustamente tagliati alla nostra regione”.
(articolo ricevuto dalle organizzazioni sindacali)