Lo scopo è unire l'amore per la bicicletta, l'ambiente e il territorio del Conero Ancona e l'area del Conero come epicentro e crocevia di una rivoluzione culturale e ecosostenibile che metta al centro la bicicletta, per una fruizione a 36o° del territorio, dell'ambiente, delle tipicità enogastronimiche e, ovviamente, delle strade di asfalto così come sterrate, da percorrere a pedali e con la massima sicurezza per il ciclista. E' questa l'idea del neonato Comitato per il Parco Ciclistico del Conero, con l'ambizioso progetto di trasformare il territorio del Conero in un Parco Ciclistico. Il primo obiettivo è creare un ponte tra cittadini e istituzioni locali, per rendere sempre più sicure le strade e favorire un utilizzo consapevole della bicicletta, nelle strade del Conero, ma anche nelle città, per ripensarle in maniera più sostenibile e moderna.
Secondo Tommaso Rossi, avvocato di Ancona e ciclista per passione, nominato Presidente del Comitato,“le Istituzioni e Amministrazioni Pubbliche di un Paese moderno ed evoluto debbano in ogni modo incentivare l’uso della bicicletta e contribuire a sviluppare una cultura dell’uso della bicicletta e di rispetto del ciclista. Al tempo stesso i ciclisti devono poter godere della bellezza del nostro territorio, che racchiude mare, montagna e colline, rispettando l’ambiente e le altre persone che ne fruiscono a piedi”.
“Tra le nostre priorità c'è aumentare la sicurezza nelle nostre strade:crediamo che la sicurezza delle strade sia il frutto del rapporto rispettoso tra auto, bici e pedoni, e che essa sia il tratto distintivo di un paese evoluto e moderno”aggiunge Marco Scarponi, fratello dell'indimenticato Michele e tra i fondatori del Comitato, oltre che anima della Fondazione Scarponi, che aggiunge “abbiamo in mente dei progetti da sviluppare nelle scuole, primarie e secondarie, per insegnare l'educazione civica del ciclista e del futuro automobilista, e al tempo stesso sviluppare con i ragazzi la loro idea di città a misura di bici” .“Chiederemo alle istituzioni di appoggiare iniziative importanti per il territorio, come domeniche senza auto sulla zona del Conero, dedicate alle biciclette, un po' come già succede per esempio a Pesaro al San Bartolo o giornate dedicate alle famiglie che vogliono scoprire il Conero su due ruote” dice Ivan De Paolis, manager della squadra professionistica anconetana D'Amico UMT Tools e tra i fondatori del Comitato, che aggiunge “Non nego che il mio sogno sarebbe portare una bella tappa del Giro d'Italia sul Conero, facendo conoscere la realtà del Parco Ciclistico del Conero e le meravigliose potenzialità del nostro territorio”. “L‘andare in bici come sport consente a tutti, grandi e piccoli, di sentirsi bene con se stessi, e insegni a superare delle salite, tenendo duro e attendendo la discesa successiva, come nella vita”, aggiunge Enrico Magnarini, vicepresidente del Comitato e presidente della Ciclistica Anconetana.
“Un territorio come quello del Conero- aggiunge Rossi- straordinario incontro di natura, colori, sapori, storia, arte, cultura, è lo scenario ideale dove vivere in sicurezza la propria passione per le due ruote, diventando persone migliori e sportivi migliori. Il nostro progetto dovrà essere uno straordinario traino turistico per tutta l'area del Conero. Vogliamo condividere con gli operatori turistici e gli imprenditori locali un percorso di crescita, originale, autentico, genuino, capace non soltanto di dare un’immagine distintiva e unica della terra del Conero, ma di sviluppare innovazione e nuove “tipicità” attorno all'elemento trainante delle due ruote a pedali”. - PER INFO: info@parcociclisticoconero.it