CANCELLATA NEL 2014. E POI?
– NUMANA (AN) – di Teresa Po – C’era una volta a Numana una pista ciclabile, una bella storia finita con la scomparsa della amata protagonista nel 2014. Realizzata dall’Amministrazione comunale di centro-sinistra del sindaco Carletti nel 2011, la ciclopista partiva all’altezza dello stabilimento balneare “Corallo” e arrivava alla foce del fiume Musone, ai confini con Porto Recanati. Segnalata sull’asfalto dalla caratteristica strisca gialla, affiancava il marciapiede del lungomare fino al termine del corso di Marcelli; poi erano dei paletti, sempre gialli, a delimitarla per il tratto fino al fiume. Una pista popolarissima quanto eco-comoda: usata dagli amanti delle pedalate e da molti numanesi; e ancora di più, in estate, dai turisti, in particolare dai campeggiatori e dai giovani. Le bici potevano transitarvi in entrambi sensi. Filava tutto liscio? No, stando alle lamentele di parte della cittadinanza: pista troppo stretta per il doppio senso di marca; pista “colpevole” di restringere la carreggiata riservata ai veicoli a motore, bus compresi, e quindi di incrementare il rischio di incidenti stradali. I più protestatari nei confronti del Comune? I commercianti della zona, soprattutto i proprietari degli stabilimenti balneari, dotati di parcheggi per auto. Il pericolo di incidenti era più alto proprio nei brevi tratti di pista lungo i passaggi d’ingresso alle aree sosta dei bagni, aveva sottolineato più volte Luca Paolillo, presidente dell’Associazione Bagnini Riviera del Conero. Polemiche e lamentele via via crescenti. Tanto che l’eliminazione della pista ciclabile era entrata nel programma elettorale di “C’è futuro”, la lista civica guidata da Tombolini. E nel maggio di due anni fa, con Tombolini neo-sindaco, promessa mantenuta, pista sparita. Con buona pace delle successive proteste per sollecitarne il ripristino delle liste di opposizione, “Numana insieme”, dell’ormai ex primo cittadino Carletti, e “Numana nel cuore”. E di quelle dei ciclisti. Che per il lungomare, regno di chi va a motore, hanno continuato a transitare, sebbene in numero minore, loro sì correndo gravi rischi. Naturale, dunque, e sempre più eterogeneamente sostenuto lo slogan “ridateci la nostra ciclopista”. Ci spera anche la Ciclofficina Social Club di Ancona, che da anni organizza eventi di sensibilizzazione alla mobilità dolce nell’area vasta del capoluogo dorico. Shilla Gatti, una portavoce dell’associazione: “Nell’area di Numana noi in bici ci andiamo ogni tanto, e la viabilità non è per nulla all’altezza delle nostre esigenze”.
Ma tant’è. “Smantellamento dovuto, quel tipo di pista era ad alto tasso di pericolosità”, conferma la consigliera comunale di maggioranza Gloria Carletti, (architetto con delega al PRG. Tuttavia, consapevole dei disagi dei ciclisti, la Carletti puntualizza che da un anno si sta occupando di un progetto di viabilità dolce: “Abbiamo già fatto dei rilievi nella zona del lungomare, per capire se esiste una possibilità tecnica e che garantisca sicurezza a tutti per una nuova pista ciclabile a norma, monitorando anche la condizione del traffico e della viabilità in genere”. Un monitoraggio finalizzato ad un progetto al rilancio, di ampio respiro territoriale, per la realizzazione di una ciclabile che parta da Numana e arrivi all’incirca fino a Cingoli. “Tale da poter collegare la zona marina con l’entroterra. – aggiunge la Carletti – Al passo con le esigenze di un vero turismo ecosostenibile”. Il progetto – in vista del quale lavorano architetti e ingegneri della municipalità numanese – è appoggiato dall’Associazione Riviera del Conero. Che ha un ruolo fondamentale per coinvolgere i tanti altri Comuni interessati. La pluralità dei Comuni sostenitori è infatti la condizione necessaria perché il progetto, una volta completato, possa partecipare al bando regionale “Ciclovia-Mobilità dolce” e quindi rientrare tra quelli finanziabili dai speciali fondi europei. “Ce la possiamo fare, abbiamo le competenze tecniche”, dice Massimo Paolucci, direttore marketing dell’Associazione Riviera del Conero. Il bando sarà pubblicato alla fine di quest’anno. E se gli altri Comuni non aderiscono? Se il progetto non verrà selezionato? La consigliera Carletti: “Ci impegneremo comunque per fare una nuova pista ciclabile a Numana, un’infrastruttura utile e inevitabile per stare al passo con i tempi”. Speriamo che questa promessa stia al passo coi tempi.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)