Nuove norme e altri divieti contro il fumo

DOPO 11 ANNI DAI PRIMI DIVIETI INTRODOTTI IN ITALIA DALLA LEGGE SIRCHIA

del dottor Giorgio Rossi

UnknownNel febbraio del 2005 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emanava per la prima volta una convenzione quadro per la lotta contro il tabacco e nello stesso anno molti Paesi sceglievano di vietare il fumo nei locali chiusi pubblici e privati . Nonostante i molti passi avanti che sono stati fatti da allora , il fumo resta ancora oggi un big-killer . Il tabacco provoca più morti di alcol, AIDS,droghe, incidenti stradali,omicidi e suicidi messi insieme. Si stima che nel mondo vi sia circa un miliardo di persone che fumano, di cui circa 80% nei Paesi a basso e medio reddito. Sette fumatori su dieci cominciano prima dei 18 anni di età e il 94% prima dei 25 anni. L’OMS stima che il consumo di tabacco uccida quasi 6 milioni di persone ogni anno, che arriveranno a 8 milioni nel 2030 se non si prenderanno misure adeguate ad invertire la tendenza. Quanto al fumo passivo ,la stima è 603 mila morti premature l’anno nel mondo, di cui il 28% bambini, il 26% uomini e il 47% donne.

Il fumo di sigarette incrementa il rischio di molti tipi di cancro : primo tra tutti il cancro del polmone , ma anche della laringe e faringe , dell’esofago , delle vie urinarie specie quando è associato all’abuso di alcol .Il rischio di morire di cancro ai polmoni è 22 volte maggiore negli uomini che fumano sigarette e 12 volte nelle donne fumatrici , rispetto ai non fumatori . Ben il 90% dei casi di tumore al polmone è dovuto al tabagismo .

Oltre al cancro il fumo provoca malattie cardiovascolari , arteriosclerosi,ictus e aneurismi , senza contare i danni agli apparati di riproduzione sia maschile che femminile .

Le sostanze contenute nel tabacco maggiormente incriminate sono gli idrocarburi che durante la combustione diventano dei potenti cancerogeni ; la nicotina invece, è responsabile dell’assuefazione.

Non iniziare mai a fumare rappresenta ovviamente un grande vantaggio per la salute , ma anche smettere di fumare porta a dei sensibili vantaggi : è stato stimato che per un fumatore di circa 20 sigarette al dì occorrono 10 anni per ritornare ad avere lo stesso rischio di malattia di un non fumatore.

In Italia, nonostante che negli ultimi 50 anni il numero dei fumatori sia diminuito e che dal 2005, con l’entrata in vigore della legge Sirchia, che, recependo la convenzione dell’OMS sopra indicata, vietava il fumo nei locali chiusi, il consumo di tabacco si sia ridotto di oltre il 25%, si stima che ci siano ancora 10,3 milioni di fumatori sopra i 14 anni (6,2 uomini e 4,1 donne). Sempre nel nostro Paese, vengono attribuiti al fumo di tabacco tra 70 mila e 83 mila morti l’anno, più di un quarto in persone comprese fra 35 e 65 anni di età.

Questo scenario per nulla incoraggiante, ha spinto il Consiglio dei Ministri ad approvare, su indicazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Decreto Lgs. n.6 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio 2016 che prevede dal 2 febbraio l’entrata in vigore delle nuove norme sui prodotti del tabacco. Il decreto recepisce la Direttiva Europea 2014/40/UE che introduce importanti novità relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita di prodotti del tabacco ed è finalizzato ad assicurare un elevato livello di protezione della salute attraverso maggiori restrizioni e avvertenze per dissuadere i consumatori ( in particolare i giovani) dall’acquisto e dal consumo di prodotti a base di tabacco e di nicotina.

 

Tra le novità di maggiore impatto quelle riguardanti l’etichettatura e il confezionamento dei prodotti del tabacco: sui pacchetti di sigarette immagini e messaggi sempre più forti a ribadire gli effetti negativi del fumo di sigaretta sulla salute. Foto choc di persone malate e di patologie d’organo e avvertenze testuali di pari impatto tipo “ il fumo può uccidere il bimbo nel grembo materno”.

Limitata la distribuzione di tabacco sfuso che non potrà più essere venduto in quantità superiore ai 30 grammi. Addio alle confezioni da dieci sigarette.

A tutela dei minori scatta il divieto di fumare in auto alla presenza di bambini e donne in stato di gravidanza così come nelle pertinenze esterne di strutture ospedaliere di ginecologia-ostetrica, neonatologia e pediatria.

Vengono inasprite le sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco ai minori, comprendenti anche sigarette elettroniche, liquido di ricarica contenente nicotina e i prodotti di ultima generazione, i cosiddetti “heat-not-burn”, dispositivi studiati per utilizzare il tabacco senza combustione attraverso la inalazione di vapori generati da particolari procedure di riscaldamento.

 

Inoltre per effetto del “ Collegato ambientale” di una precedente legge emanata nel 2015, è vietato l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi. Spetterà ai Comini provvedere a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale, appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.

 

 

 

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