2 APRILE ’13, RIMINI – Ieri, oltre ad essere Pasquetta, è stata la giornata del Pesce d’ Aprile: tra gli autori degli scherzi, Google merita sicuramente di essere segnalato. Infatti, ancor prima dell’arrivo dell’ 1 aprile, nelle ultime ore di domenica, quindi, Google si è ‘divertita’ a terrorizzare il popolo della rete annunciando che da mezzanotte avrebbe staccato la spina a YouTube, il più popolare sito di video. E per dare l’annuncio ha realizzato un video di tre minuti dove appaiono alcuni dirigenti della società che danno la notizia e rivelano che 30.000 tecnici da mesi stanno spulciando tra 150.000 video per scegliere il migliore: una volta deciso il vincitore, youtube non avrebbe accettato nuovi caricamenti.
Non contenta l’azienda di Mountain view ha sfoderato anche la versione Beta di Google Olezzo. Questa nuova funzionalità, accessibile tramite un link posto sotto la barra di ricerca, dovrebbe consentire di fare una ricerca olfattiva tra gli odori provenienti da ogni parte del mondo, resi disponibili annusando il display del computer, del tablet o dello smartphone. In quest’altro video, serissimo come il precedente, vengono illustrate le potenzialità del nuovo strumento con tanto di esempi: scherzo di chiara ispirato da un’invenzione del Dott. Hubert J. Farnsworth, lo zio di Fry in Futurama, che capta gli odori dell’universo col suo sniffoscopio.
Modifiche anche su Google Maps dove è comparsa la nuova “modalità mappa del tesoro”, anch’essa presentata da un video tutorial e anch’essa disseminata di sorprese esilaranti. Oltre a forzieri, teschi e uragani disseminati sotto forma di icone qua e la, se si va a zoommare sulla capitale sudcoreana Seoul ecco spuntare il rapper Psy, autore della fortunata Gangnam style, rappresentato stilizzato laddove sorge il suo quartiere d’origine.
Presentato anche il nuovo servizio di posta elettronica: Gmail Blue. “Se vi state domandando perchè Blu” spiegano i tecnici di Google nel video “la risposta è semplice: marrone era un disastro”.
Passando ad altri scherzi illustri, lo humour British si è scatenato con il quotidiano The Guardian che ha, invece, puntato su particolari occhiali a ‘realtà aumentata’ che “consentono agli utenti di vedere il mondo attraverso gli occhi del giornale in ogni momento”. Occhiali dotati anche di un sistema “anti-bigottismo, che oscura gli articoli di alcuni giornalisti quando l’utente tenta di leggerli” come quelli di Melanie Phillips o di Richard Littlejohn, autori entrambi del concorrente Daily Mail.
Svolta anche nelle intenzioni di Twitter che sul suo blog annuncia: “A partire da oggi abbiamo differenziato il servizio su due livelli: tutti possono utilizzare gratuitamente il nostro servizio di base, Twttr, che però permette di utilizzare solo le consonanti. Per cinque dollari al mese, invece, è possibile utilizzare il nostro servizio premium ‘Twitter’ che comprende anche le vocali”.
Il sito del magazine di Boston The Atlantic rilancia questa notizia: “Quotidiani? La consegna avverrà via drone”. Nell’articolo, con tanto di foto, si spiega che in Auvergne, provincia della Francia centrale, starebbero sperimentando un sistema basato su piccoli velivoli senza pilota che in un futuro molto prossimo permetteranno di ricevere a domicilio il giornale fresco di stampa.
Poco da dire: siamo un mondo di cabarettisti mancati.
MOSE’ TINTI