Pillola dei 5 giorni dopo, niente più ricetta

AIFA ADEGUA L’ITALIA ALL’EUROPA
  ANCONA – di Chiara Napoli – Nel Paese cattolico per eccellenza è sempre difficile parlare di temi come sessualità, contraccezione e aborto. Con l’avanzare degli anni e del progresso anche l’Italia si sta adeguando, seppur lentamente, agli altri stati europei. Un esempio recentissimo è datato 8 Maggio 2015, giorno in cui sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con la quale finalmente si approva la vendita senza ricetta della pillola dei cinque giorni dopo, così come era stato deciso dalla Commissione europea.

Il farmaco, il cui nome commerciale è “ellaOne”, era già disponibile in Italia dal 2012, ma con ben due restrizioni: l’obbligo di presentarsi in farmacia con la prescrizione del medico; avere effettuato un test di gravidanza che avesse dato esito negativo. Entrambi i punti condidizionati erano stati adottati come “cautelativi” solo in Italia; mentre la stessa Agenzia europea per i medicinali (Aem) non li aveva ritenuti necessari nel 2009, anno della commercializzazione da parte dell’azienda produttrice Hra Pharma.

Ad oggi l’unico vincolo che rimane nel nostro Pese riguarda le ragazze minorenni, le quali per acquistare “ellaOne” (costo 34,89 euro) avranno ancora bisogno di presentare la ricetta. Tuttavia va ricordato ai lettori che secondo le leggi 194/78 e 405/75 non è necessario che la ragazza sia accompagnata dai genitori o da una persona maggiorenne; infatti i medicinali e i dispositivi per la contraccezione possono essere liberamente prescritti e dati ai minorenni senza l’obbligo di comunicazione a chi esercita la patria potestà.

Il farmaco, così come riportato nel foglio illustrativo, è un contraccettivo d’emergenza; ossia impedisce l’instaurarsi di una gravidanza indesiderata a seguito di un rapporto non protetto. Il principio attivo agisce sui livelli di progesterone (ormone che insieme agli estrogeni regola il ciclo mestruale ed il periodo fertile della donna). Se la fecondazione dell’ovocita è già avvenuta, non interrompe la gravidanza. Non può essere quindi definito in nessun caso un farmaco abortivo. Non essendo prevista l’obiezione per i temi della contraccezione chi la fa pratica dunque viene meno a un dovere professionale.

La scatola contiene un’unica compressa a base di Ulipristal acetato, nella dose di 30mg, ed è venduta al costo di 26 euro. La pillola ha un’efficacia prossima al 98% con un effetto dimostrato fino a 120, ore cioè 5 giorni (meno tempo passa tra il rapporto non protetto e l’assunzione, più la pillola è efficace). Si può assumere in qualsiasi momento del ciclo mestruale.

I dati sull’uso in gravidanza non suggeriscono problemi per la sicurezza, tuttavia è importante che eventuali casi siano segnalati su sito www.hra-pregnancy-registry.com, per raccogliere informazioni sulla sicurezza da donne che hanno assunto “ellaOne” in gravidanza o che hanno iniziato una gravidanza dopo averla presa. Tutti i dati raccolti delle pazienti rimarranno anonimi.

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

 

 

 

 

 

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