IN VENDITA COME PRODOTTO DI QUALITA’
ANCONA – di Giampaolo Milzi – L’Italia fa cagare. Soprattutto Ancona fa cagare. Tanto che proprio il toponimo Ancona è stato utilizzato per il marketing-battezzo di un modello di copri-water prodotto dalla premiata ditta tedesca Bauhaus. Ma come, Ancona? Gloriosa e bella città dalla storia e dalla cultura millenaria, che tradizione vuole fondata da un gruppo di Dori esuli dalla colonia greca di Siracusa ben 2400 anni fa? Quando i Germani se ne andavano ancora barbaramente in giro coperti di pelli sopravvivendo come selvaggi? Sì, e per non discriminare altre località del BelPaese, la Bauhaus offre ai clienti dei suoi oltre 200 punti vendita in 18 stati (tranne l’Italia) anche le tavolette wc modello “Siracusa” (ecco che ritorna l’omaggio alla Magna Grecia!) e modello “Modena”. Tutti disponibili nei reparti “sanitari”, dove pare che compaiano anche altri articoli italianamente denominati.
Insomma, ci dobbiamo offendere? La tentazione è istintiva quanto forte. Ma è proprio l’autore della foto scoop riportata in testa a questo articoletto, ovvero l’amico Mauro Fedecostante, giovane anconetano doc trapiantato a Berlino da anni, che ci invita bonariamente e saggiamente a non scambiare “applausi per fischi”, come direbbe un napoletano. La verità è che quelli della produzione Bauhaus sono applausi, non “prese per il culo”. “Ve lo garantisco al 100%. – giura Mauro – Io a Berlino ci vivo da un pezzo, qui ho la mia seconda casa, qui c’è mia moglie. E i tedeschi li conosco bene. Loro amano e apprezzano gli italiani e l’Italia”. “La prova del nove di quanto sostengo? – aggiunge – I modelli di tavoletta per water in cui mi sono imbattuto sono modelli di lusso che costano dai 50 euro in su, rispetto ad altri da 20-30 euro. Quindi nessun dileggio, Ancona, Siracusa, Modena e altri articoli che “suonano” italiano sono garanzia di qualità, stile, design, eleganza”.
Ergo, bando a vittimismi nazional-campanilistici. Al contrario. Visto che Ancona non brilla certo per essere conosciuta all’estero, né ci risulta in Germania, il modello di copri-wc dedicatole da Bauhaus prendiamolo come una campagna di promozione turistica gratuita. Magari qualche utente fresco d’acquisto, in pausa relax lassativa nel bagno casalingo, si chiederà “dove diavolo sta questa Ancona” e verrà a farci una visita vacanziera. Lo ricambieremo coi moscioli di Portonovo.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)