PARLA LA GINECOLOGA BEZZECCHERI
ANCONA – di Filippo Binanti –
Marta (nome inventato) si è rivolta all’Informabus “Affari di cuore” perché una sua amica le ha detto che se si fumano sostanze cannabinoidi prima di un rapporto sessuale, l’efficacia della pillola è terribilmente compromessa. Lei non vorrebbe avere problemi, visto che il suo ragazzo non vuole prendersi nessuna responsabilità in caso di una gravidanza, nonostante le abbia detto più volte che “sì, Marta, sei proprio tu l’amore della mia vita”. In realtà alcuni studi sconsigliano di farsi una canna prima di fare l’amore, proprio per evitare che venga disinnescato l’effetto pillola. L’equipe composta da assistenti sociali, ginecologi e psicologi, in cui presta servizio anche la dott.ssa Valeria Bezzeccheri, ha affrontato anche questioni come questa, sia partecipando al nuovo servizio del “camper dell’amore”, sul quale i giovani (una fascia d’età compresa fra i 14 e 24 anni) possono salire ad Ancona per aprirsi in tranquillità ed esporre dubbi e domande in tema di sessualità ed affettività, sia come ginecologa del Consultorio familiare Asur (presso l’ex Crass, ad Ancona). Tante storie diverse, accomunate tutte da un’insieme di superficialità e disinformazione. Molti i ragazzi e le ragazze che si trovano impreparati sul tema dei contraccettivi, come l’uso dei profilattici e della pillola. Molti danno troppa fiducia a luoghi comuni spesso falsi. E’ il caso di Paolo (anche qui nome di fantasia), che ha numerose difficoltà nel rapporto sessuale con la sua ragazza; sente strani dolori, spesso non prova piacere, si sente inadeguato e mette in dubbio i propri sentimenti verso la partner. Stava per essere preda cronica di inutili paranoie, quando poi ha deciso di rivolgersi al Consultorio, dove si è confidato con un personale altamente qualificato che gli ha permesso di scoprire che i suoi problemi non erano dovuti ad anomalie intime, ma piuttosto ad un problema psicologico indottogli da un’educazione troppo rigida ricevuta dai suoi genitori quando era più piccolo. Proprio i genitori, che spesso educano male o poco i ragazzi sulle problematiche sessuali, sono molte volte la causa indiretta di gravidanze precoci in ragazze di appena 14/15 anni. Ragazze che non erano ben informate sul corretto uso della pillola e che qualche volta consumavano rapporti senza l’uso di contraccettivi o affidandosi al coito interrotto che – occorre sottolinearlo – tra l’altro, non esclude la trasmissione di varie malattie, come l’HIV. Una curiosità. La dott.ssa Bezzeccheri ci confessa che alcune ragazze, che vengono da situazione familiari complicate o instabili, evitano addirittura l’uso di contraccettivi con la speranza di rimanere incinte. Uno stratagemma “spericolato” utilizzato come possibilità di ricreare un rapporto più unito, intimo, basato sulla reciproca comprensione coi propri genitori.
Oltre a chi subisce l’interruzione di gravidanza e deve confrontarsi con le problematiche legate al periodo post intervento abortivo, la squadra che opera al Consultorio e all’Informabus offre una guida anche a chi decide di andare avanti verso il parto e avere la gioia di un figlio.
Il servizio di ascolto avviato in collaborazione da Comune e Asur si occupa anche di guidare i giovani ed ascoltare le loro preoccupazioni e difficoltà nel confrontarsi con eventuali preoccupazioni e ansie in chi ritiene di avere un seno troppo grande o un pene troppo piccolo, preoccupazioni ed ansie infondate che possono ritorcersi negativamente sulla qualità del rapporto sessuale, che tra l’altro tende ad avvenire in età sempre più precoce.
Infine, la dott.ssa Bezzeccheri, mette in guardia i “suoi” ragazzi dalle insidie nascoste nell’uso e abuso dei social network, come Facebook, Instagram e Whatsapp. Innanzitutto, in tema di sessualità, spesso propongono comportamenti e soluzioni sbagliate e devianti. Senza contare che spesso è proprio il social media ad essere utilizzato in modo distorto e pericoloso. Un esempio? Sono sempre più frequenti i casi in cui le ragazze inviano ai propri fidanzati foto spinte e intime, che però rimangono raramente riservate, e purtroppo, in breve tempo, circolano in rete causando gravissimi danni psicologici e comportamentali.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)