Rapporto OMS sulla mortalità materna 

ANCORA TROPPE DONNE AL MONDO MUOIONO DI PARTO

del dottor Giorgio Rossi

  Nei giorni scorsi è stato presentato all’Istituto Superiore di Sanità a Roma l’ultimo Rapporto Globale sulla Mortalità Materna realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con Unicef, Unfpa, Banca Mondiale e la Divisione Popolazione delle Nazioni Unite dal quale emerge che il tasso di mortalità materna è ancora inaccettabilmente troppo alto.

 

Nel mondo, ogni giorno, circa 830 donne muoiono per complicanze durante la gravidanza o il parto; solo nel 2015 si stima che ne siano morte 303 mila. Quasi tutte queste morti si sono verificate in ambienti con scarse risorse e, la maggior parte, avrebbero potuto essere evitate.

 

Nei Paesi in via di sviluppo si concentra il 99% delle morti materne di tutto il mondo; i Paesi considerati più fragili sono quelli in cui c’è un conflitto in corso o dove è appena terminato e anche ove si sono verificati radicali cambiamenti climatici o che sono stati colpiti da epidemie infettive, come nel recente caso di Ebola. Tutte condizioni che comportano il crollo dei sistemi sanitari e la diminuzione dell’accesso ai servizi.

 

Più della metà di queste morti si verificano in Africa sub-sahariana e quasi un terzo in Asia Meridionale. Nel 2015, il tasso di mortalità materna nei Paesi in via di sviluppo è 239 ogni 100 mila nascite, rispetto a 12 ogni 100 mila nascite dei paesi sviluppati. Ci sono grandi disparità non solo tra Paesi, ma anche all’interno dello stesso Paese, tra donne che vivono nei centri urbani o nelle zone rurali.

 

Le cause di morte sono dovute a complicanze durante e dopo la gravidanza e il parto; di queste le principali, responsabili per quasi il 75% di tutte le morti materne, sono :

− grave sanguinamento ( emorragie dopo il parto);

− infezioni (di solito dopo il parto),

− pressione sanguigna alta durante la gravidanza;

− condizioni che richiederebbero il taglio cesareo che non viene praticato perché costoso;

− malattie come malaria e AIDS durante la gravidanza.

 

Nonostante la mortalità materna a livello mondiale sia scesa del 44% dal 1990 ad oggi, resta ancora una catastrofe.

Anche in Italia la riduzione della mortalità è stata drastica, al punto di collocarla nella top ten mondiale dei Paesi con tassi più bassi, che parlano di 4 mamme decedute ogni 100 mila nascite, in linea con le migliori esperienze al mondo rappresentate da Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.

 

Durante l’Assemblea generali delle Nazioni Unite del settembre scorso a New York, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon ha lanciato la Strategia Globale per la Salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti con l’obiettivo di ridurre i decessi materni a meno di 70 ogni 100 mila nascite in tutti i Pesi del mondo entro il 2030.

 

 

 

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