GAS E PETROLIO, ACCOLTO SOS LEGAMBIENTE
La Regione Marche ha espresso più volte e in modo chiaro la ferma contrarietà ad ogni ulteriore attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Inoltre, come altre Regioni dell’Adriatico, ha promosso una proposta di legge nazionale con un divieto generalizzato di tali attività nei tratti prospicienti le proprie coste. Nella passata legislatura il Consiglio regionale Marche ha approvato due atti significativi: il 14 ottobre 2014, la mozione n. 730 ad iniziativa del consigliere Cardogna, concernente “Contrarietà della Regione Marche agli indirizzi contenuti nel cosiddetto decreto “Sblocca Italia” in punto di semplificazione delle procedure relative al settore energetico (idrocarburi convenzionali e non)”; il 16 dicembre 2014, la mozione n. 749 ad iniziativa dei consiglieri Cardogna e Binci, concernente “Impugnazione avanti la Corte costituzionale degli articoli 37 e 38 della legge di conversione del decreto legge 133/2014 cosiddetto Sblocca Italia”. Secondo Legambiente, “se vogliamo salvare il nostro mare, il turismo e le attività economiche connesse è indispensabile continuare a costruire una rete istituzionale e sociale con le altre Regioni rivierasche, per andare alla radice del problema: cambiare le politiche del Governo nazionale e abrogare le norme anticostituzionali del Decreto Sblocca Italia”.
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)