MARCHE, ARTE E SGUARDO DEI POETI
ANCONA – di Luisa Ferretti – Le Marche vantano un inestimabile patrimonio artistico e culturale, conservato nei borghi storici e nelle città d’arte. Un “museo diffuso” che ripercorre la storia dell’arte italiana dal Rinascimento al Barocco, dall’Impressionismo al Futurismo. La raffinata antologia “S’agli occhi credi – Le Marche dell’arte nello sguardo nei poeti”, a cura della poetessa e critica letteraria Cristina Babino, anconetana da anni residente e attiva a Londra, celebra l’incontro ideale fra l’arte figurativa e la parola scritta. Un incontro affascinante, firmato da alcune delle più significative voci poetiche marchigiane, chiamate a confrontarsi con i capolavori presenti nelle Marche. Capolavori celebri come “La Muta” di Raffaello, la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, la “Crocifissione di Monte San Giusto” di Lorenzo Lotto. Ma anche meno noti e preziosi, come il “Ritratto di Giovanna Garzoni”, attribuito a Carlo Maratta, e un ritratto maschile inedito realizzato da Pericle Fazzini. Ogni poeta, con particolare sensibilità e maestria, ha reinterpretato il proprio capolavoro di riferimento attraverso un brano in prosa, arricchendo di nuove suggestioni la percezione visiva ed emotiva dell’opera. Fascinazioni differenti, così come differisce di poeta in poeta l’arte della parola scritta. I racconti presentano trame dalle molteplici sfumature narrative: prose cristalline e delicate, intense e filosofiche, che rispecchiano la personale sensibilità dell’autore e incorniciano magnificamente l’incontro con il capolavoro prescelto. I poeti presenti nell’antologia: Cristina Babino, Allì Caracciolo, Alessandra Carnaroli, Gianni D’Elia, Marco Ferri, Massimo Gezzi, Maria Lenti, Maria Grazia Maiorino, Franca Mancinelli, Renata Morresi, Michele Ortore, Umberto Piersanti, Adelelmo Ruggieri, Lucilio Santoni, Francesco Scarabicchi, Alessandro Seri. L’antologia, edita dalla casa editrice maceratese Vydia, contiene inoltre un’appendice iconografica con le 17 illustrazioni a colori delle opere d’arte narrate dai poeti, accompagnata da una nota sul patrimonio artistico marchigiano a cura di Daniela Simoni, direttrice della Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado. In apertura, invece, spicca una frase tratta dallo “Zibaldone” di Giacomo Leopardi: “C’è bisogno dell’arte, e di grandissimo studio dell’arte, in questo nostro tempo massimamente (…)”. Un pensiero quantomai attuale, che ci sentiamo di condividere e promulgare, invitando tutti a riscoprire e amare l’arte, in ogni sua espressione, e in particolare modo l’arte che impreziosisce le nostre splendide Marche.
Il libro è disponibile nelle librerie e ordinabile online. Infoweb: www.vydia.it
(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)